Ieri c'è stato un incontro che ha fatto molto parlare tra il patron di Suning, Zhang Jindong, ed il patron del Real Madrid, Florentino Perez, al centro sportivo dei Blancos, a Valdebebas. Un incontro che è stato testimoniato anche con la foto pubblicata sui profili social delle due società, in cui si è parlato dei diritti Tv, in primis, con l'emittente cinese PPTV, di cui è proprietaria Suning, che ha acquisito i diritti esteri della Liga spagnola nei paesi asiatici.

Ma i due presidente ne hanno approfittato anche per creare una sorta di grande alleanza tra i due club e per parlare di eventuali strategie di mercato.

Non è un segreto, all'Inter piace il fantasista colombiano, James Rodriguez, e, al calciatore, sarebbe stata conservata la maglia numero dieci, lasciata libera da Stevan Jovetic, anche per una questione di marketing all'estero e, in particolar modo, nei paesi asiatici e in Sud America. Il club nerazzurro ha fatto già un tentativo per James la scorsa estate, arrivando ad offrire fino a 84 milioni di euro con il Real Madrid che ha accettato l'offerta ma con il giocatore che ha rifiutato il trasferimento a Milano in quanto voleva giocarsi le sue carte nella capitale spagnola, come ammesso dallo stesso James due mesi fa.

In questa chiacchierata tra i due patron, però, si è parlato anche di un altro calciatore: il difensore colombiano dell'Inter, Jeison Murillo.

Il calciatore, dopo un periodo di flessione, negli ultimi due mesi sembra essere tornato sui livelli dello scorso anno, che avevano attirato l'attenzione proprio del Real Madrid, del Barcellona e dei top club della Premier League. I blancos vorrebbero il colombiano per rinforzare il reparto arretrato viste alcune difficoltà palesate in questa stagione e alla luce dell'addio quasi certo di Pepe a fine stagione.

Murillo avrebbe potuto lasciare l'Inter già la scorsa estate, con lo Zenit che sembrava ad un passo dal calciatore che alla fine rifiutò la destinazione russa in una trattativa che avrebbe dovuto portare a Milano il difensore argentino, Ezequiel Garay.