Duro attacco nei confronti dell'attaccante della Juventus, i media argentini non le mandano a dire e il "Pipita" diventa vittima delle dure parole dei connazionali. L'Argentina vince ma non convince ed i giornalisti sono sul piede di guerra. Non basta la vittoria contro il Cile per far tornare completamente il sereno sulla Seleccion.

L'Argentina torna in corsa ma sono tutti contro Higuain

La nazionale argentina, fino a pochi mesi fa, rischiava addirittura di non qualificarsi ai prossimi mondiali, ora le cose sono cambiate e la classifica permette di stare più sereni in merito alla partecipazione alla manifestazione, ma le critiche non mancano e vittima delle stesse è l'attaccante della Juventus, Gonzalo Higuain.

Motivo dell'attacco? Facile, anzi, facilissimo, il problema di media e tifosi argentini risiede nello stato di forma del bomber della Juventus e degli altri attaccanti del commissario tecnico Bauza. Capocannoniere di questa nazionale è ovviamente Lionel Messi, autore di quattro reti, poi l'attaccante del Paris Saint Germain, Di Maria, a quota due; a seguire il "criticatissimo" Gonzalo Higuain con una sola rete, mentre Aguero non ha ancora segnato. In Argentina, a non andare giù a tifosi e giornalisti, è il fatto che l'attaccante bianconero in Serie A continui a segnare con regolarità, mentre con la maglia della nazionale non riesca a fare la differenza. Il messaggio che arriva dal Sud America è chiaro: "Higuain e gli altri segnano solo con le squadre di club, in nazionale tirano i remi in barca".

Un attacco in piena regola nei confronti dei calciatori o nei confronti del CT Bauza? Forse più semplicemente un'idea facile da esporre ma difficile da verificare. Strano però che nonostante le critiche che piovano nei confronti del reparto avanzato dell' albiceleste, l'alternativa a Gonzalo Higuain rimanga quel Pratto che in tutta la sua carriera non ha mai impressionato per qualità e quantità, mentre un attaccante del livello di Mauro Icardi, autore di tanti gol con la maglia dell'Inter, venga lasciato costantemente a casa senza un valido motivo.