L'obiettivo dei campioni d'Italia porta il nome di Alex Meret, nato a Udine il 22 marzo 1997, di proprietà dell'Udinese e attualmente in prestito alla Spal, dove sta disputando una stagione di alto livello. Un personaggio, in serie B, che si è fatto notare per le sue grandi parate e per il fatto di avere grande personalità. Il giovane è considerato un predestinato tra i pali e, sicuramente, insieme a Gigi Donnarumma, ha tutte le capacità per essere il futuro della nazionale italiana. Nell'agosto 2016 venne convocato per la prima volta nella nazionale Under 21 dal CT Luigi Di Biagio, nell'amichevole disputata contro l'Albania, senza tuttavia scendere in campo.

Il club bianconero deve, però, fare attenzione al Napoli che, sta monitorando con grande attenzione le prestazioni dell'estremo difensore. In Friuli, fanno sapere, che il prezzo del suo cartellino è già stato valutato per una cifra non inferiore ai dieci milioni di euro. Niente male se si considera la sua giovane età. La Juventus, se vorrà appropriarsene, dunque, dovrà affrettarsi e non solo per battere la concorrenza ma soprattutto per non far alzare il prezzo per il suo ingaggio poiché, visto il talento, è molto probabile che si alzerà con il tempo.

Notizie riguardo la trattativa per portare il promettente portiere, Alex Meret, nella squadra Juventina

Cresciuto nelle giovanili dell'Udinese, i friulani lo hanno mandato in prestito allo Spal al fine di permettergli di fare esperienza.

La Juventus conta di chiudere l'operazione per il baby portiere, il quale è visionato costantemente dai dirigenti e osservatori bianconeri, alla prossima finestra estiva di mercato. Dalla prossima stagione, il talento potrebbe fare il vice dell'attuale numero uno dei bianconeri. Si può comunque già affermare, con molta probabilità, che per il prossimo sostituto del portierone buffon si è già deciso. Pertanto, sembrano ormai svanite le attenzioni sul portiere rossonero. Marotta e Paratici potranno concentrarsi così su altri obiettivi, per rendere ancora più forte il club numero uno d'Italia.