In casa Milan sono giorni di fermento. Da oltre una settima ormai è attesa la caparra da cento milioni di euro per prorogare la chiusura della trattativa e fissarla al prossimo sette aprile. Se nei giorni successivi all'ennesimo rinvio (3 marzo) filtrava ottimismo sulla buona riuscita della trattativa, sembra che in questo momento si attenda solo l'ufficialità del closing saltato. Il Milan rimarrà nelle mani di Silvio Berlusconi che si è detto pronto a continuare a guidare i rossoneri in attesa di nuovi acquirenti.

La permanenza di Berlusconi alla guida del Milan cambierà gli scenari sportivi della prossima stagione: dal calciomercato alla guida tecnica.

Oltre alla questione legata ai rinnovi che si preannuncia spinosa, ad essere in dubbio è proprio Vincenzo Montella. Il feeling tra il patron rossonero e l'aeroplanino non è mai sbocciato ed è difficile immaginare un'altra stagione con Montella sulla panchina del Milan di Silvio Berlusconi. La dirigenza rossonera sta guardandosi intorno alla ricerca di un nome all'altezza e le idee non mancano.

Silvio Berlusconi non ha mai nascosto l'apprezzamento per un giovane allenatore che sta facendo molto bene: Eusebio Di Francesco. Puntare sull'attuale tecnico del Sassuolo non è impossibile ma bisogna battere la concorrenza della Roma che al termine della stagione saluterà Luciano Spalletti. Un altro nome importante e clamoroso è quello di Roberto Mancini.

L'ex allenatore dell'Inter è alla ricerca di un nuovo progetto e nonostante preferisca un'esperienza estera, potrebbe accettare un buon progetto anche in rossonero. L'ultimo nome è quello di Unay Emery. L'allenatore del Paris-Saint Germain potrebbe salutare i transalpini al termine della stagione. L'eliminazione incredibile dalla Champions League e l'eventuale perdita dello scudetto (il PSG è secondo in classifica in Ligue 1 a tre punti dal Monaco), potrebbero influire pesantemente sulle decisioni della società francese. Il Milan guarda con attenzione e potrebbe sferrare l'assalto definitivo al termine della stagione nonostante la concorrenza, ancora una volta, della Roma.