Non arrivano buone notizie per quanto riguarda la trattativa tra la "Fininvest"e la "Sine-Europe-Sports". Gli imprenditori cinesi, infatti, non hanno dimostrato di essere solidi dal punto di vista economico, dato che il "Closing" è saltato sia il 13 dicembre scorso che il 3 marzo.

Dubbi sul leader della cordata cinese

Inoltre, sono emersi delle oscure indiscrezioni sul leader della cordata cinese, Yonghong Li, il quale avrebbe truffato migliaia di persone negli anni '90. Secondo quanto riporta il noto quotidiano romano "Il Corriere dello Sport", è molto probabile che la "Sine-Europe Sports" rinunci all'acquisto delle quote maggioritarie del club rossonero.

In questo caso, Silvio berlusconi si terrebbe i duecento milioni di caparra che sono stati versati nelle casse del Milan da Yonghong Li; il leader della cordata cinese, comunque, è ricorso alle vie legali per riottenerne almeno la metà. In ogni caso, Berlusconi si è stancato di questo stallo societario e sta seriamente pensando di associarsi a nuovi partner. Ecco la situazione.

Milan, vicina la rottura con i cinesi: pronto Renzo Rosso

Stando alle ultime indiscrezioni trapelate sul "closing", è molto probabile che "Fininvest" e "Sine-Europe Sports" non arriveranno all'accordo per la cessione delle quote maggioritarie del Milan. Silvio Berlusconi, dunque, si sta muovendo per cercare altri soci interessati all'acquisto della società rossonera.

Uno di questi è Renzo Rosso, fondatore e azionista di Diesel, indicato da "Forbes" come l'undicesimo uomo più ricco d'Italia. Il patron di Diesel non ha mai nascosto il proprio amore per i colori rossoneri e ha rivelato che per lui sarebbe un sogno entrare come partner societario. Berlusconi, dunque, potrebbe decidere di puntare su di lui, considerato che ha un patrimonio superiore ai tre miliardi di dollari.

In questi giorni, comunque, si stanno facendo anche altre ipotesi; sono infatti spuntati i nomi di Sal Galatioto e di Nicholas Gancikoff, uomini che hanno già trattato la cessione del Milan la scorsa estate. Si è parlato anche dello sceicco Al-Maktoum, Primo Ministro degli Emirati Arabi Uniti.