Sono ore cruciali per quanto riguarda il futuro del Milan; la cordata cinese "Sine-Europe Sports" ha infatti versato i primi venti milioni della terza caparra, ma per garantirsi il "Closing" dovrà versarne altri ottanta entro le prossime ventiquattro ore. Se il denaro non dovesse arrivare, l'operazione potrebbe saltare definitivamente; in questo caso, berlusconi si terrebbe i duecentoventi milioni già versati. Se si dovesse verificare questa circostanza, potrebbe entrare in gioco una nuova cordata. La "Fininvest", infatti, non sta trattando solo con la "Sine-Europe Sports"; ecco la situazione.

Milan, salta il "closing"? Pronta una ricca cordata

Se dovesse saltare il "closing" con gli imprenditori cinesi della "Sine-Europe Sports", le quote maggioritarie del club rossonero potrebbero essere rilevate da Sal Galatioto, advisor italo-americano che in passato è stato molto vicino all'acquisto del Milan, insieme al suo uomo più fidato, Nicholas Gancikoff. Galatioto sta monitorando la situazione con grande attenzione ed è pronto a rientrare in scena, dato che ha già avuto dei contatti con la "Fininvest" di Silvio Berlusconi, come riporta il "Quotidiano Sportivo". Galatioto ha ricoperto il ruolo di advisor in circa settanta operazioni, tra cui la vendita dei "Golden State Warriors", una delle squadre più famose dell'National Basketball Assiociation.

L'italo americano valuta il Milan circa cinquecento milioni di euro e sarebbe finanziato da Sonny Wu, uno dei più ricchi venture-capitalist del pianeta. Wu, a differenza di Yonghong Li, offrirebbe delle garanzie dal punto di vista economico, dato che non avrebbe alcun problema a far arrivare il suo patrimonio dalla Cina. Il leader della "Sine-Europe" si è dimostrato poco affidabile; inoltre, sono emerse delle notizie non certo rassicuranti sul suo passato. Li, infatti, negli anni '90 avrebbe truffato migliaia di persone in Cina. Nelle ultime ore, inoltre, è spuntata anche la pista che porta a Renzo Rosso, fondatore della "Diesel".