In casa Milan c'è fermento per la chiusura della trattativa che porterà la società rossonera dalle mani della famiglia berlusconi alla cordata cinese rappresentata da Sino-Europe Sports. Dopo il rinvio dello scorso tre marzo, entro giovedì sedici marzo è attesa la caparra di 100 milioni che prolungherebbe la trattativa fino al sette aprile, data ultima per la chiusura della trattativa. Secondo alcune indiscrezioni non sono stati problemi economici ad aver rinviato di nuovo il closing ma la burocrazia lenta. Entro poche settimane si saprà qualcosa in più.

Intanto i tifosi mugugnano e sperano che a closing avvenuto si possa tornare a sognare in grande. Al momento, però, è solo un sogno. A conti fatti il Milan del futuro sarà molto simile a quello attuale: incapace di investire sul fronte Calciomercato. Per l'estate Vincenzo Montella dovrà accontentarsi di un solo colpo importante con una cifra che si aggira intorno ai 15 milioni di euro. La nuova società dovrà investire le risorse economiche nella riparazione dei conti del club di via Aldo Rossi. Sino-Europe Sports investirà nel brand e nel risanamento del buco di bilancio ma secondo alcune indiscrezioni la cifra per il calciomercato sarà minima. Ecco perché l'aeroplanino dovrà scegliere il reparto da rinforzare.

Con Donnarumma da blindare, la porta è al sicuro. Nonostante l'ottimo rendimento di Paletta, il Milan ha bisogno di un difensore centrale. In attacco c'è da effettuare una rivoluzione che in parte potrà essere finanziata dalla cessione di Carlos Bacca, poco adatto al gioco di Montella. Si tenterà di trattenere Gerard Deulofeu e si proverà a prendere un nuovo attaccante con caratteristiche differenti da quelle del 'Peluca'.

Il vero reparto da rinforzare sarà il centrocampo. Montolivo rientrerà da un brutto infortunio e Bonaventura sarà riproposto da mezz'ala. Sosa è stato solo adattato al ruolo di regista mentre Bertolacci e Locatelli hanno perso fiducia. Pasalic rientrerà al Chelsea e attualmente l'unico su cui puntare sarebbe Kucka. Insomma è proprio in mediana che la nuova società dovrà investire quei 'pochi spiccioli' a disposizione.