Con il risultato del derby capitolino che ha visto prevalere la Lazio per 2 - 0, si conclude il turno di andata delle semifinali di Coppa Italia. Il dopo Juventus-Napoli, prima delle due semifinali, non è però privo di strascichi. Ancora una volta è l’arbitro ad essere preso di mira. In particolare, l'operato del signor Valeri è stato criticato dalla tifoseria napoletana. Con i tifosi si è schierato anche il sindaco della città partenopea, Luigi De Magistris, che oltre all’arbitro ha avuto modo di criticare apertamente anche i cori e la telecronaca dei giornalisti della Rai, fatta durante la partita del 28/02.

In lui c’è l’amarezza per la sconfitta e il cruccio dovuto al come essa è maturata.

De Magistris, i torti di Valeri e i cori dello Juventus Stadium

Il primo cittadino di Napoli, indossando i panni di un qualsiasi tifoso, non ha dubbi nel riferire che a Torino si siano subiti “torti continui”. Allo Stadium il risultato finale di Juve-Napoli è lo stesso che ha portato il Napoli alla sconfitta col Real Madrid (3-1). In ambedue i casi era stato il Napoli ad andare in vantaggio, ma questa volta - secondo De Magistris - a dare inizio alla rimonta juventina non sono stati i giocatori quanto piuttosto l’arbitro Valeri. Attraverso il suo ufficio stampa, il sindaco ha avuto modo di dichiarare di voler parlare come uno dei milioni di napoletani innamorati della maglia azzurra perchè è evidente che a Torino con la juve si sono subiti dei torti senza fine in una gara influenzata dai continui errori dell’arbitro e accompagnata da cori indegni.

De Magistris contro i telecronisti Rai

E non finisce qui. De Magistris ne ha anche per i giornalisti. Se si possono definire vergognosi l’arbitraggio del signor Valeri e i cori contro Napoli sentiti nel secondo tempo, altrettanto indegna è stata per De Magistris la telecronaca dei giornalisti della Rai. Ai danni arrecati alla squadra dall'arbitro si è affiancata la beffa di opinionisti che sono riusciti a raccontare una partita che non corrisponde affatto a quanto avvenuto sul campo: “una storia inesistente”.

Malgrado tutto questo De Magistris ha invitato tutti a crederci perché ce la si può ancora fare. Le partite di ritorno contro Real Madrid e Juve saranno determinanti per il prosieguo della stagione calcistica e per “difendere la città da chi dirige male e chi racconta peggio”.