Dopo il pareggio in casa del Torino ritorna prepotentemente di attualità il dubbio sulla guida tecnica in casa Inter. Se fino alla scorsa settimana, dopo la roboante vittoria contro l'Atalanta per 7-1, si respirava un grande entusiasmo dalle parti di Appiano con Suning convinto di puntare su Stefano Pioli per il futuro, dopo il pareggio di sabato è tornato tutto in discussione. A Torino tutti si auspicavano una vittoria per dare continuità ai risultati e continuare a coltivare il sogno Champions League che ora dista ben otto punti. La squadra non ha saputo gestire il vantaggio ottenuto con il gol di Kondogbia e si è esposta più volte al contropiede, pur avendo nel finale l'occasione fallita da Perisic per portare a casa i tre punti.

I dubbi

Adesso tutti si interrogano se sia giusto confermare Pioli anche per la prossima stagione o magari virare su un profilo diverso, più internazionale. Nei mesi scorsi si era fatta insistente la voce che voleva i dirigenti interisti pronti a fare follie per portare sulla panchina nerazzurra uno tra Diego Pablo Simeone ed Antonio Conte che sta dimostrando di essere un allenatore decisivo anche in Inghilterra alla guida del Chelsea. Il cammino di Pioli fin qui è stato di tutto rispetto, il tecnico parmense è riuscito ad ottenere risultati importanti e soprattutto l'entusiasmo di un popolo che era dai tempi dell'amato Josè Mourinho che non intonava un coro per il proprio tecnico dimostrando pieno appoggio a Stefano Pioli anche per il futuro.

Nelle prossime nove partite oltre all'Europa, Pioli si giocherà anche la conferma per la prossima stagione che sicuramente porterà all'Inter innesti di primo livello. La parte italiana della dirigenza nella figura di Ausilio è intenzionata a confermare Pioli, certa che iniziando dalla preparazione possa riuscire a plasmare ancora di più il gruppo.

Suning aspetterà la fine del campionato per sciogliere le riserve, ma sa perfettamente che non confermare un allenatore che con soli quattro mesi è riuscito a risollevare una squadra allo sbando sarebbe controproducente e non darebbe continuità ad un progetto tattico che eccetto qualche battuta d'arresto si è dimostrato molto valido.