Dopo aver visto disputarsi appena 4 giornate in 6 mesi, le qualificazioni al prossimo Mondiale accelerano: gli ultimi 6 turni dei 9 gironi europei si snoderanno in tempi stretti con un vero e proprio tour de force previsto tra settembre e ottobre, quando si giocheranno 4 giornate prima dei playoff di novembre tra le 8 migliori seconde classificate. Insomma, non ci sarà più tempo da perdere, né per concedersi distrazioni, come l’Italia ha fatto troppe volte nei primi 360’, pur riuscendo quasi sempre a tirarsi fuori dai guai, come in Israele e in Macedonia.

Spagna da inseguire

Sulla carta Italia-Albania sarebbe dovuta essere uno spareggio per il secondo posto, con gli azzurri ovvi favoriti, ma l’andamento del girone ha visto l’Albania perdere contatto in anticipo rispetto ai tempi: il ko contro Israele ha di fatto azzerato anche la speranza di lottare fino alla fine per la piazza d’onore alle spalle della Spagna, quella cui non vuole rassegnarsi neppure Ventura, atteso a settembre dallo scontro diretto in trasferta, al quale però bisognerà arrivare a tiro della squadra di Lopetegui e quindi dopo aver fatto il pieno di punti tra Albania e Liechtenstein, a giugno a Udine.

Albania all’ultima spiaggia

La missione non sembra disperata, soprattutto alla luce del buon momento attraversato dal calcio italiano a livello di fioritura di talenti.

Ecco allora che il ct azzurro ha una buona occasione per tornare al 4-2-4, il modulo del cuore che ne ha rilanciato la carriera al Bari, lo stesso poi che piace tanto ad Antonio Conte, costretto però durante l’Europeo a ripiegare su una formula più conservativa visto che i campioncini di cui sopra non erano ancora pronti. Adesso invece ci si può divertire, si spera grazie anche all’atteggiamento dell’Albania, che sotto la gestione De Biasi predilige un calcio di contenimento ma che, classifica alla mano, prima o poi dovrà osare, magari in corso di partita.

Le scelte di Ventura e De Biasi

Nessun dubbio allora nell’undici di partenza dell’Italia, che in difesa si affiderà ancora al blocco Juventus: davanti a Buffon, che taglierà a Palermo il traguardo delle 1000 partite da professionista tra club e nazionale maggiore, spazio al collaudato duo Barzagli-Bonucci, con Zappacosta a stantuffare sulla destra e De Sciglio più accorto sulla sinistra.

Davanti alla retroguardia sarà cruciale il compito del duo De Rossi-Verratti, chiamati a dare protezione ed equilibrio a tutta la squadra, contando però anche sui rientri di almeno un paio dei componenti del poker offensivo: più facile che a sacrificarsi siano Candreva e Belotti piuttosto che Immobile e Insigne, cui spetterà il compito di allungare la difesa albanese. De Biasi è privo del portiere dell’Atalanta Berisha, espulso contro Israele e squalificato al pari di Djimsiti, giocatore dell’Avellino in prestito dalla stessa Atalanta, e del difensore Mavraj, infortunato. In campo si vedrà il collaudato 4-5-1 con Balaj unica punta supportato da Xhaka come trequartista. Ben tre i giocatori che militano in A in campo dal 1’, Hysaj e Veseli sulle fasce e Memushaj in mezzo al campo.

Il portiere laziale Strakosha andrà invece in panchina al pari del centrocampista del Bari Basha.

Le probabili formazioni

Italia (4-2-4): Buffon; Zappacosta, Bonucci, Barzagli, De Sciglio; Verratti, De Rossi; Candreva, Immobile, Belotti, Insigne. All.: G. Ventura.

Albania (4-5-1): Hoxha; Hysaj, Veseli, Ajeti, Agolli; Roshi, Kukeli, Xhaka, Memushaj, Lila; Balaj. All.: G. De Biasi.

Precedenti

Esiste un solo precedente tra due nazioni storicamente legate tra loro calcisticamente e non solo. Il 18 novembre 2014, a Genova, in occasione di un’amichevole organizzata per solidarietà alle popolazioni colpite dall’alluvione, l’Italia di Antonio Conte vinse per 1-0 grazie a un gol nel finale di Stefano Okaka. Formazione sperimentale quella degli azzurri: appena due i superstiti tra i convocati di quel giorno, Bonucci e Parolo.