Il Genoa si lecca le ferite post Milano e accoglie la sosta del campionato a braccia aperte per riordinare i cocci di una stagione quasi disastrosa. Il giornalista di Primocanale, Giovanni Porcella, l'ha definita una via crucis e in effetti non ha tutti i torti. Sul banco degli imputati oltre alla squadra e al nuovo mister Mandorlini ci finisce soprattutto il presidente Preziosi, ormai sempre più solo al comando del club più antico di Italia.

Mandorlini non ha dato la scossa

Nell'articolo pubblicato da Porcella su Grifhouse traspare tutta la delusione e l'amarezza per la piega preoccupante che ha preso il campionato del Genoa.

Andrea Mandorlini dopo i punti ottenuti con Bologna ed Empoli è caduto nel match più importante dell'anno con la Sampdoria e sabato sera in casa del Milan: due sconfitte che hanno messo sotto esame il tecnico ravennate, le cui scelte iniziano a sollevare parecchi dubbi. Sostituzioni tardive, atteggiamento della squadra eccessivamente difensivo e dichiarazioni poco convincenti nel post partita. "Il cambio di allenatore non ha cambiato la musica in casa Genoa, a parte il sussulto di Empoli non ci sono stati progressi. Il convento d'altra parte passa questo, non rimane altro. Imbarazzanti le battute dai calci d'angolo. Una cosa indecente".

Meno discorsi, più fatti: Porcella chiede concretezza

Poi le frecciate non troppo velate al Calciomercato invernale, che ha palesemente indebolito l'organico al contrario di quanto sostenuto dal presidente Preziosi: "Lucas Ocampos avrebbe fatto comodo a questo Genoa vista la situazione.

Palladino è arrivato nel mercato di riparazione per rimpiazzarlo ma a quanto pare non è più proponibile. Stesso discorso per Rigoni, un giocatore che ha sempre messo determinazione in campo". Insomma, la situazione in casa rossoblu non è delle migliori, nel frattempo i rumors sulla possibile cessione del club continuano ad attirare l'attenzione di tutti i tifosi genoani: "La presidenza promette la cessione del club, la gradinata nord fa i comunicati e il campionato del Genoa è una via crucis. E' necessario turarsi il naso e che d'ora in avanti ci siano meno discorsi e più fatti".