Fabio quagliarella ha vissuto un periodo difficilissimo, per cinque anni della sua vita. Il giocatore della Sampdoria è stato infatti vittima di un fenomeno che sta colpendo un numero sempre maggiore di personaggi dello spettacolo, cantanti, sportivi e attori: lo stalking. Nella lunga intervista rilasciata al programma televisivo Le Iene in onda su Italia 1, l'attaccante di Castellammare di Stabia ha raccontato molti dettagli sulle molestie subite, tra cui: lettere anonime, minacce per il giocatore e per la sua famiglia, accuse infamanti.

Quagliarella: lo stalking è iniziato per problemi al PC

All'interno della sua intervista, Fabio Quagliarella, ha raccontato di come sia iniziato il rapporto con quello che poi si è rivelato l'uomo che ha rovinato 5 anni della sua vita. L'attaccante ha spiegato come l'incontro con lo stalker, Raffaele Piccolo, sia stato casuale; Piccolo gli è stato presentato da un amico per aiutare Fabio a risolvere alcuni problemi con il pc. I due hanno poi instaurato un rapporto di amicizia e di confidenza, ma è proprio in questo momento che per il calciatore iniziano i problemi. Sono arrivate le prime minacce, le accuse di essere un camorrista, un escalation che trova uno dei suoi punti più drammatici quando viene fatta rinvenire una fotografia del giocatore su una bara proprio sotto la sua abitazione.

Lo stalker di Quagliarella ha depistato le indagini

A questo punto, tra lo stupore generale, Fabio è costretto ad abbandonare Napoli e il club, trasferendosi alla Juventus, con tutto ciò che questo comporta: i tifosi napoletani si scagliano contro di lui e lo additano come traditore. Nel frattempo, visto che Piccolo era all'interno della polizia postale, fu lui a prendersi carico delle indagini, senza ovviamente che si arrivasse mai ad una svolta.

A questo punto, incredibilmente è stato proprio lo stalker a fare un errore, dicendo di avere ricevuto un messaggio di minacce sul suo telefono, ma spiegando il tutto in maniera confusa. Così sono scattate le indagini, stavolta reali, che hanno portato alla verità ed alla condanna per Raffaele Piccolo a 4 anni e sei mesi di reclusione. Ora finalmente per Fabio Quagliarella è la fine di un incubo, i tifosi napoletani chiedono scusa al loro attaccante e chissà se nel prossimo calciomercato non potremo assistere al clamoroso ritorno.