La sconfitta della Salernitana contro la SPAL è stata la cosiddetta goccia che ha fatto traboccare il vaso. Dopo la disfatta di Trapani, i tifosi avevano chiesto alla squadra un cambio di passo, ma ancora una volta, contro una squadra scesa in campo con le seconde linee, gli uomini Bollini rimangono all’asciutto dopo il triplice fischio finale. Le premesse per lo sfogo dei tifosi c’erano tutte: in primis lo striscione esposto ad inizio gara in Curva Sud, che recitava “Giocatore senza impegno di questa maglia non sei degno. mercenario pezzo di m***a”.

Le contestazioni

Poco più tardi ci sono stati quindici minuti di silenzio, interrotti da qualche coro ironico dedicato a Lotito dopo la riduzione dell'illuminazione. Poi addirittura a partita in corso dissidi all’interno della stessa Curva, tra chi sosteneva la squadra, e chi invece fischiava i giocatori granata. Insomma una conseguenza annunciata, con il nutrito gruppo di tifosi che a fine gara si è posizionato davanti l’ingresso della tribuna per contestare giocatori e società, chiedendo il rispetto che una piazza come Salerno merita. Il rapporto tra tifoseria e società non è mai stato così incrinato e a nulla sono valse le parole di Lotito nel post-partita, il quale chiedeva più impegno e rispetto ai suoi giocatori.

Marco Mezzaroma ha addirittura disertato l'Arechi e la sua assenza ha già alimentato critiche nei suoi confronti e sull'effettivo attaccamento alle sorti della squadra. La sensazione è che la pazienza sia finita e che il non poter sognare ed ambire a qualcosa di meglio di una stentata salvezza, stia creando un profondo senso di eterna insoddisfazione e alienazione nel cuore dei tifosi granata.

Intanto domenica ci sarà l'atteso derby con il Benevento ed in meno di ventiquattro sono stati polverizzati i 1000 tagliandi messi a disposizione dei tifosi granata per il settore ospite. Questo per far capire come nonostante il momento tutt’altro che positivo della Salernitana, i tifosi granata solo forse l’unico vero fiore all’occhiello di questa squadra.