Daniele De Rossi non è mai stato un tipo banale. Nelle scelte, su tutte quella di rifiutare le offerte di mezzo mondo e restare a Roma a vita, e nelle parole. Un maestro del calibro di Arrigo Sacchi; Daniele De Rossi, oltre a non essere un tipo banale, non ha mai usato giri di parole. Una personalità forte, che non necessità di preamboli o di funambolica diplomazia. De Rossi è diretto, lo è sempre stato e ancora una volta non ha tradito le attese.

Le dichiarazioni di De Rossi

In un'intervista rilasciata a Undici, De Rossi ha parlato di calcio presente e passato, di calciatori e di differenze epocali: "Quando io ho iniziato a fare il calciatore, più o meno venti anni fa, era tutto diverso.

Ora un ventenne che entra in prima squadra ha già più seguaci di Messi su Instagram. Alcuni di loro mi irritano". In particolare, De Rossi ce l'ha con l'utilizzo improprio dei social: "Quando li vedo fare le dirette Instagram nello spogliatoio prima di una partita, mi viene voglia di colpirli sui denti con una mazza da baseball...". Le parole di De Rossi sono significativi del tempo che passa, delle generazioni che cambiano, del calcio che non è più quello di una volta. Poi, però, il 16 giallorosso aggiunge: "Sono giovani, tra vent'anni diranno lo stesso a qualcun'altro. Magari diranno: 'ma dai, quando ero giovane io c'era De Rossi che m'avrebbe preso a mazzate' ".

"Io, calciatore vero"

"E' il mondo che è diverso", chiosa De Rossi sull'argomento, passando poi al presente, al suo personalissimo presente: "Mi sento forte, un calciatore vero.

Sono tornato ad alti livelli grazie a Conte in nazionale e Spalletti, l'allenatore che mi ha condizionato più di tutti. Ora vedo il calcio come lo vede lui". La sua Roma è attesa da cinque gare ancora tutte da giocare, per puntare al tanto agognato secondo posto. La prima di queste cinque finali si chiama derby, La partita per gente come lui.

Daniele giocherà dal primo minuto, al centro della mediana. E il futuro? " Mi piacerebbe giocare al Boca Juniors. E' uno dei miei desideri, mi piacerebbe essere in campo contro il River Plate alla Bombonera. Quando vedo quello stadio mi leva la vita. Ma non ho mai detto di voler chiudere la carriera lì. C'è chi vuole smettere presto e chi a 40 anni, io mi sento una via di mezzo".