Quando si dice che il lupo perde il pelo, ma non il vizio. E, ancora una volta, Felipe Melo non si smentisce tornando a far parlare di sé in Brasile. Non tanto per le sue giocate quanto piuttosto per i suoi modi rudi e violenti in campo. L'ex centrocampista dell'Inter, ora in forza al Palmeiras, si è reso protagonista, in negativo, di un vero e proprio incontro di pugilato. Tutto è successo al termine della sfida di Coppa Libertadores, vinta dai Verdão in rimonta per 3-2 contro il Peñarol.

Al triplice fischio, complice anche la tensione accumulata, è iniziata un'accesa discussione tra i giocatori.

A questa si è unito anche Felipe Melo che, invece di argomentare a parole, ha aggredito con un pugno uno dei panchinari del Peñarol dopo una folle corsa in mezzo al campo. Il gesto ha scatenato una vera e propria caccia all'uomo con il centrocampista brasiliano costretto a rifugiarsi dietro due poliziotti presenti a bordo campo. La rissa è proseguita per altri cinque minuti. Nonostante ora il giocatore rischi una maxi squalifica, sembra l'abbiano già perdonato. Anzi si sono stretti in cerchio attorno a lui per proteggerlo da qualsiasi critica. Un affetto che Felipe Melo ha voluto ricambiare via Twitter: "È importante per noi sapere che siete sempre con noi, insieme siamo più forti. Grazie per l'accoglienza e per l'affetto".

Risse in campo: ecco le più celebri

Ma, negli anni, Melo non è stato l'unico giocatore a macchiarsi di un gesto del genere. Anzi, diverse sono state le risse scatenate dai calciatori sul terreno di gioco.

Ricordiamo le cinque più celebri.

LA SPINTA DI DI CANIO. Costò ben 11 giornate di squalifica la spinta rifilata da Paolo Di Canio all'arbitro Alcock 'reo' di averlo espulso. Era il 1998 e l'attaccante italiano giocava nello Sheffield Wednesday. A causa di un brutto fallo durante una gara contro l'Arsenal, vinta da Gunners per 4-2, Di Canio si vide sventolare in faccia dal direttore di gara il cartellino rosso.

Cosa che all'ex Lazio e Juve non piacque particolarmente. Da qui la reazione esagerata e senza controllo.

IL PUGNO DI NAVARRO. Tutti i tifosi dell'Inter si ricorderanno sicuramente la notte del 6 marzo 2007. All'Estadio de Mestalla i nerazzurri incontravano il Valencia per accedere alle fasi successive della Champions League. Era una partita tesa e al triplice fischio il nervosismo ebbe il sopravvento. Colpa anche dell'ultima azione di gioco e del fallo di Materazzi andato in attacco nella speranza di segnare. Da questo episodio si scatenò una rissa furibonda. A farne le spese soprattutto Burdisso centrato in pieno volto da un pugno del panchinaro David Navarro. Partì una caccia all'uomo con Navarro costretto a rifugiarsi negli spogliatoi.

COPPA ITALIA AMARA. Nerazzurri protagonisti anche nella finale di Coppa Italia del 2010 giocata all’Olimpico di Roma contro i giallorossi. Dopo una gara all'insegna del nervosismo a spuntarla fu l'Inter ma i minuti finali furono da censura. A iniziare, questa volta, furono Muntari e Taddei con coinvolgimento di tutti i presenti in campo.

BARCELLONA REAL SENZA PACE. Ha fatto il giro del mondo quello che accadde nella Supercopa spagnola del 2011. Sul campo, a contendersi il trofeo, Barcellona e Real Madrid. I blaugrana stavano conducendo i giochi e a pochi secondi dalla fine un brutto fallo di Marcelo su Fabregas scatenò un parapiglia tra i calciatori. Che poi si estese anche alla panchina con Jose Mourinho davvero furente nei confronti del collega Pep Guardiola.

I due arrivarono quasi alle mani, anzi lo Special One tentò di mettere un dito nell'occhio al vice dell'attuale tecnico del Manchester City.

FOLLIA A BASTIA. Non ultimo quello che è accaduto allo stadio Armand Cesari di Furiani quando, durante il riscaldamento, i giocatori del Lione sono stati aggrediti da un gruppo di tifosi del Bastia. Insulti e spintoni. Poi anche calci e pugni. Il primo a essere preso di mira è stato Memphis Depay, seguito da Mathieu Gorgelin. Una situazione insostenibile che ha fatto optare per la sospensione del match.