Ci sono voluti diciannove, lunghi, anni per tornare in Serie B. Adesso foggia e la sua massima espressione calcistica possono godersi un trionfo memorabile, destinato a rimanere nella storia sportiva della Puglia e non solo. Era il 1998 quando i rossoneri ripiombavano in Serie C1 dopo una stagione caratterizzata da sfortuna e contrarietà, un diciassettesimo posto che bruciava parecchio a una città, a una tifoseria, a una realtà che aveva conosciuto i fasti della Serie A, pure da protagonista: undici volte, la prima nel 1964, l'ultima nel 1995. Senza contare le partecipazioni alla Prima divisione nei campionati 1923-24 e 1925-26.

E poi tanta Serie B, ventitré edizioni, la prima nel 1933. Una storia lunga, quella del Foggia. Lunga e piena di successi, anche di bocconi amari: la retrocessione in C2, nel 1999, e successivamente persino il dilettantismo. Momenti neri, che ora sembrano distanti anni luce.

Promozione matematica

A 180 minuti dalla fine della regular season, il Foggia ha già guadagnato il pass per la B. L'appendice dei play off non è un problema dei satanelli, che hanno brindato alla promozione matematica dopo il 2-2 di Fondi. Ma la vera festa, quella più attesa, sarà allo stadio Zaccheria. Appuntamento domenica 30 aprile, alle ore 14,30. L'ultima partita casalinga della stagione dinanzi al pubblico amico, contro il Melfi, prima del congedo finale dalla Lega Pro a Cosenza.

Si respira già aria di grandi preparativi a Foggia e in tutto il comprensorio per una domenica da consegnare alla storia fra coreografie degne di una grande piazza del calcio. Una domenica sognata a lungo dai tifosi foggiani.

La vittoria più bella contro il Lecce

Chissà in quanti, a inizio di stagione, credevano che questo Foggia potesse mettere tutti in fila, superando la quota degli ottanta punti, facendo registrare numeri eccezionali: finora ventiquattro vittorie, sessantasette gol fatti, dieci acuti fuori casa.

Impressionante il girone di ritorno della squadra guidata da Giovanni Stroppa: tutte vittorie, tranne una battuta d'arresto a Taranto, datata 12 febbraio, e due pareggi sul campo della Fidelis Andria e del Fondi. Fra le affermazioni più nette, quelle contro lo stesso Taranto, in casa, 2-0; il Monopoli, 4-1; il Siracusa, 3-0; la Virtus Francavilla, 5-1, e il Messina, 3-0. Ma la vittoria più bella in assoluto resta quella nel derby con il Lecce, allo Zaccheria: un 3-0 perentorio e imponente, inflitto alla concorrente diretta per il salto di categoria.