La serata di Coppa del Pipita è iniziata come era finita quella di campionato: fischi all’ingresso in campo, fischi a ogni tocco di palla; dopo l’ennesimo «m***a», ululato a ogni suo tiro, Gonzalo ha applaudito la curva; un attimo prima di infilarsi nel tunnel, si è portato i due indici verso le orecchie e poi ha puntato lo stesso dito della mano destra verso la tribuna.

Higuain risponde ai tifosi

Il gesto è stato ripetuto una seconda volta, perché Gonzalo dopo qualche scalino è tornato su con l’indice puntato nella medesima direzione, mimando poi il verso della papera.

Con chi ce l’aveva? La mano andava in direzione dell’abituale postazione in tribuna del presidente del Napoli. Il significato della mimica sembra essere: 'La colpa tua se sono andato via. Dalla Curva A (come da tutti gli altri settori dello stadio) arrivano i fischi, lui stavolta reagisce: prima rivolge un applauso ai tifosi, poi indica la Tribuna Autorità, dove siede De Laurentiis, come a dire "prendetevela con lui se sono andato alla Juve".

Higuain porta De Laurentiis in tribunale

Fra Higuain e il Napoli non finisce qui, dopo 4 gare e 4 gol dell’argentino. La sfida continuerà anche davanti a un giudice, o meglio dire a un arbitrato. Il centravanti della Juve ha chiesto un collegio arbitrale, di tipo irrituale, per risolvere vecchie pendenze con il club di De Laurentiis.

La Gazzetta dello Sport oggi in edicola riporta i dettagli, stavolta economici, dell’ennesimo motivo di frizione tra l’entourage di Higuain e ADL. Il Pipita s’è rivolto al collegio arbitrale per risolvere alcune vecchie pendenze con il Napoli. Curiosamente se n’è discusso proprio ieri, quando le parti hanno nominato i rispettivi arbitri per esperire un tentativo di conciliazione.

Che difficilmente andrà a buon fine visto che non c’è accordo tra le parti. Il passo successivo è il ricorso alla giustizia ordinaria che pare quantomeno scontato. Higuain sostiene che ancora il Napoli gli debba una somma di circa 600 mila euro, relativi al contratto di immagine per la stagione 2015-16 e una parte anche per quella precedente. La disputa continuerà nei tribunali sportivi. Ma dal campo l’interminabile guerra tra il centravanti argentino ed il presidente del Napoli potrebbe presto spostarsi in tribunale.