Per l'undicesima volta nella sua storia, la Juventus ha fatto il suo ingresso nelle semifinali di Coppa dei Campioni-Champions League. Statisticamente, il penultimo atto della massima kermesse calcistica continentale non è mai stato un grosso problema per i bianconeri che hanno passato il turno 8 volte su 11. Più che altro, nella storia del club torinese, i dolori sono arrivati nel momento decisivo se consideriamo che, insieme ai tanti primati positivi, la Juventus detiene anche quello negativo delle finali perse in Coppa dei Campioni, 6 su 8 disputate.

Le semifinali perse

La prima volta che la Juventus si affacciò alla semifinale di Coppa dei Campioni fu nela stagione 1967/68. Avversario degli uomini di Heriberto Herrera fu il fortissimo Benfica di Eusebio, Torres, Coluna e Josè Augusto che vinse 2-0 il match casalingo allo stadio "Da Luz", reti di Torres ed Eusebio, e concesse il bis al Comunale di Torino, 1-0 con match-point di Eusebio. I portoghesi sarebbero stati a loro volta sconfitti in finale a Wembley al cospetto del Manchester United di Bobby Charlton e George Best. Per ritrovare la Juventus eliminata in semifinale di Coppa dei Campioni bisogna poi fare un salto in avanti di dieci anni, stagione 1977/78. A 'giustiziare' la squadra allenata da Giovanni Trapattoni furono i belgi del Bruges, allenati da Ernst Happel, che rimontarono sul proprio terreno (2-0 dopo i tempi supplementari, gol di Bastijins e Van der Eycken) la sconfitta per 0-1 firmata da Bettega a Torino.

La terza ed ultima semifinale persa dagli attuali campioni d'Italia ha dell'incredibile. Nella stagione 1998/99 l'avversario è il Manchester United: la formazione italiana domina la gara d'andata all'Old Trafford, si porta in vantaggio con Conte, ma subisce in pieno recupero il gol di Giggs. L'1-1 è comunque un buon risultato per gli uomini di Carlo Ancelotti che allo stadio Delle Alpi sembrano poter mettere al tappeto gli inglesi dopo 11' con la doppietta di Inzaghi.

Il Manchester si rialza subito, accorcia con Keane e pareggia il conto con Yorke. Nella ripresa Cole segnerà il punto del definitivo 3-2 per i Red Devils.

Gioie in semifinale, dolori in finale

Le restanti otto circostanze che hanno visto la Juventus semifinalista sono state vincenti per i colori bianconeri. Ad iniziare dalla stagione 1972/73 ed alla leggendaria doppia sfida con il Derby County di Brian Clough, sconfitto 3-1 a Torino dalla doppietta di Altafini e dal gol di Causio (di Hector il punto degli inglesi), e poi 'costretto' allo 0-0 nel match di ritorno.

Furente nella circostanza Brian Clough, l'allenatore che avrebbe vinto due Coppe dei Campioni alla guida del Notthingham Forest, che accusò pesantemente l'arbitro della gara di Torino e fu molto poco 'politically correct' nelle sue affermazioni contro gli italiani in generale. Ad ogni modo, la Juventus sarebbe stata poi superata dall'Ajax nella finale di Belgrado. Dieci anni dopo, stagione 1982/83, i bianconeri si sarebbero ritrovati in semifinale contro i polacchi del Widzew Lodz, vicendo 2-0 in casa (autorete di Grebosz e gol di Bettega) e pareggiando 2-2 la gara esterna (gol di Rossi e Platini, Surlit ed un autogol di Scirea per i campioni di Polonia). Nella finalissima di Atene, però, Platini e compagni si inchineranno all'Amburgo.

I due trionfi

Gli avversari della semifinale nella stagione 1984/85 saranno invece i francesi del Bordeax e gli uomini di Trapattoni risolveranno la pratica a Torino con un secco 3-0 (Boniek, Briaschi e Platini) e si qualificheranno per la finale, pur tremando in Francia dove i girondini vinceranno 2-0 (Muller e Battiston). La finale di Bruxelles è la pagina più nera dell'intera storia del calcio europeo, la tragedia dell'Heysel causerà 39 morti sugli spalti, la Juventus vincerà la sua prima Coppa dei Campioni battendo il Liverpool. Il secondo titolo europeo arriverà undici anni dopo, stagione 1995/96, nella finale di Roma vinta ai calci di rigore contro l'Ajax; in semifinale la Juventus aveva fatto fuori il Nantes, 2-0 a Torino (Vialli e Jugovic) e 2-3 in Francia (Vialli e Paulo Sousa per i bianconeri; Capron, N'Doram e Renou per i transalpini).

Finali, riprende la 'maledizione'

Nelle due edizioni successive della Champions League, 1996/97 e 1997/98, la doppia sfida di semifinale sarà quasi una formalità per la squadra allenata da Marcello Lippi: nella prima circostanza la vittima sarà l'Ajax, battuto sia all'andata (2-1 con gol di Amoruso e Vieri, Litmanen per gli olandesi) che al ritorno (4-1, reti di Lombardo, Vieri, Amoruso e Zidane; Melchiot per l'Ajax); la stagione successiva lo sparring-partner sarà costituito dal Monaco, 4-1 a Torino (tripletta di Del Piero e rete di Zidane; Da Costa per i francesi) e 2-3 nel principato con reti di Amoruso e Conte per i bianconeri, Henry e Spehar per i francesi. Ma tanto nel '97 quanto nel '98 la Juventus si dovrà arrendere in finale, rispettivamente, al Borussia Dortmund ed al Real Madrid.

A proposito del Real, il club torinese avrà l'opportunità di gustare per ben due volte il piatto freddo della vendetta: nella semifinale di Champions League della stagione 2002/2003 in cui sono presenti ben tre squadre italiane su quattro (oltre ai bianconeri ci sono l'Inter ed il Milan), la Juventus eliminerà gli spagnoli ribaltando l'1-2 subito al Bernabeu (gol di Ronaldo e Roberto Carlos intervallati dalla marcatura juventina di Trezeguet) con il 3-1 ottenuto allo stadio Delle Alpi, frutto dei gol di Trezeguet, Del Piero e Nedved (di Zidane il punto madrileno). Stesso copione nella semifinale dell'edizione 2014/2015 del trofeo, 2-1 a Torino con le reti di Morata e Tevez ed in mezzo il punto realizzato da Cristiano Ronaldo, ed 1-1 a Madrid (Cristiano Ronaldo e Morata).

Quasi inutile ricordare che, nell'ultimo atto, i bianconeri misero di fila la quinta e la sesta sconfitta in finale, nel 2003 ad opera del Milan dopo i calci di rigore e due anni fa sotto i colpi del Barcellona.