Cinque giornate prima della parola fine in questo campionato di Serie A 2016/17. Un finale di stagione con pochi obiettivi per molte formazioni impegnate in questo torneo, ancora poche settimane prima di conoscere i verdetti di uno dei tornei meno emozionanti degli ultimi anni. La prima ufficialità è giunta nel posticipo della trentatreesima giornata andata in scena allo Stadio "Adriatico - Cornacchia" di Pescara, dove la formazione abruzzese uscendo sconfitta (1-4) contro la Roma ha salutato la massima serie retrocedendo aritmeticamente in Serie B.

Analizzando il rendimento dell'ultimo mese alcuni particolari sembrano emergere, alcuni di essi molto sorprendenti alla luce delle rose che compongono le rispettive formazioni.

Crotone,marcia da scudetto

Quello che sembra emergere dai numeri legati al rendimento delle squadre in questo mese di Aprile che volge al termine è l'exploit del Crotone, formazione calabrese impegnata nella difficile corsa salvezza. La compagine del tecnico Davide Nicola è riuscita a portare a casa tanti punti quanto quelli conquistati da Juventus e Roma, formazioni in lotta per lo scudetto. Tre vittorie e un pareggio in un momento fondamentale della stagione hanno permesso al Crotone di tenere ancora aperta la speranza, cullando il sogno di una impresa che rimane comunque molto difficile.

Amarissimo invece l'Aprile del Chievo Verona, squadra che in cinque gare ha collezionato altrettante vittorie e che sta vanificando quanto di buono fatto per lunghi tratti della stagione e che dovrà evitare la sesta sconfitta contro l'altra grande delusa del campionato, il Genoa di Ivan Juric che rischia di essere risucchiato nei bassifondi della classifica in caso di ulteriore passo falso casalingo.

Sorprese e delusioni

La delusione più grande è numero alla mano il Pescara del Presidente Sebastiani: la compagine abruzzese nonostante la campagna acquisti di Gennaio non è riuscita a dare una svolta alla stagione retrocedendo con ben cinque turni d'anticipo. Una delusione lo sono state a loro volta le formazioni di Milano, partite con l'obiettivo qualificazione Champions e ora a stento aggrappate alla speranza di un ripiego in Europa League.

La sorpresa è rappresentata dalla "Dea" dell'Atalanta guidata da Gian Piero Gasperini, una formazione ricca di giovani talenti per lo più approdati nella massima serie dal torneo cadetto. Una squadra che ha saputo fare bel calcio, giocando a viso aperto con tutte le avversarie e vincendo molti scontri diretti con le grandi del calcio italiano.