C'era una volta l'Unione Sportiva Latina. La società nerazzurra, dopo la retrocessione sul campo insieme a Pisa, Vicenza e Trapani, non prenderà parte al prossimo campionato di Lega Pro. Il club è destinato a sparire, ipotesi confermata dall'asta in programma il 24 maggio che è andata deserta. Nessun imprenditore ha considerato 'utile' caricarsi sulle spalle il peso di oltre sei milioni di debiti accumulati dal sodalizio pontino. Il Latina sparisce dal calcio professionistico e dovrebbe ripartire dalla serie D. La fine della vecchia società determinerà oltretutto lo svincolo per i tesserati.

Le metamorfosi dell'US Latina

Non è la prima volta che il Latina incappa in problemi finanziari. Nel corso della sua storia iniziata nel 1945, la principale rappresentativa calcistica della città laziale ha avuto alle spalle diverse società con svariate denominazioni. Citiamo le più recenti, a partire dall'Unione Sportiva Latina nata dalle ceneri del Latina Football Club nel 1984 che poi cambiò denominazione in Associazione Sportiva. Quest'ultima fallì nel 1996, ma la dirigenza che ne rilevò il titolo mantenne la squadra nel Campionato Nazionale Dilettanti. Nuovi problemi economici sopraggiungono nel 2006, la squadra non si iscrive al campionato di serie D e, per un anno, il calcio scompare da Latina.

Nella stagione 2007/2008 sono addirittura due i club nei campionati dilettantistici, il FC Latina e la Virtus Latina che nel 2009 si fondono, dando vita all'attuale società.

I trionfi sul campo

All'ultima società è però legato un periodo trionfale del calcio pontino. Tutto inizia nel 2010, con il ripescaggio in Lega Pro 2: nella stagione 2010/20011 il Latina vincerà il proprio girone di Lega Pro 2 al termine di un esaltante duello con il Trapani (che sarà comunque promosso dopo i play off, ndr) approdando nel terzo campionato nazionale dopo un'assenza di quasi trent'anni.

Dopo un campionato di transizione, quello di Lega Pro 1 della stagione 2011/2012 nel quale sarà raggiunta la salvezza ai play out, il Latina riscriverà la sua storia al termine della stagione 2012/2013: il terzo posto in campionato consentirà infatti ai nerazzurri la partecipazione ai play off che saranno vinti battendo in finale il Pisa.

Per i pontini è la prima, storica serie B, in una stagione assolutamente perfetta in cui era arrivata anche la Coppa Italia di Lega Pro. Nella sua prima stagione in cadetteria, il Latina sfiora il miracolo dell'approdo in serie A: terzo al termine della stagione regolare, si ritrova a disputare i play off dove supera il Bari, prima di arrendersi al Cesena in finale. Nelle successive due stagioni, invece, l'obiettivo salvezza sarà stato piuttosto sofferto e, in entrambe le circostanze, raggiunto all'ultima giornata.

La crisi ed il fallimento

Tutto questo prima della surreale stagione appena conclusa, il cui calvario è praticamente iniziato a novembre dell'anno scorso con le dimissioni del presidente, Pasquale Maietta, dopo il coinvolgimento nell'inchiesta 'Olimpia'.

Inizia uno strano 'balletto': Maietta lascia la carica in favore del vice, Antonio Aprile, che un mese dopo cede il pacchetto azionario all'imprenditore Angelo Ferullo. Dopo ulteriori vicissitudini, Ferullo fa il passo indietro e lascia il Latina a Benedetto Mancini. Lo scorso 9 marzo, il Tribunale di Latina ha dichirato fallita la società. Nel frattempo, a seguito dell'accumulo di sette punti di penalizzazione, i nerazzurri erano già retrocessi in Lega Pro con tre giornate d'anticipo. L'asta andata deserta ha dunque messo la parola fine alla parentesi più felice del calcio pontino, almeno per il momento.