Per centrare l'obiettivo stagionale una impresa forse non sarebbe bastata per il Crotone. Tutto, oltre che dalla sfida casalinga contro la Lazio passava pesantemente dal match in programma allo stadio "Barbera" di Palermo, dove l'Empoli, antagonista di questa stagione era chiamato ad avere la meglio di un avversario, quello rosanero, già retrocesso e in campo solo per forza d'orgoglio. Un finale di campionato al cardiopalma, un botta e risposta che ha fatto segnare il suo culmine al termine di una stagione che ha visto i toscani sempre avanti, e i calabresi dietro ad inseguire a rilento e a distanza di sicurezza.

In un finale di stagione da Champions League, gli squali si sono resi artefici di una delle rimonte più pazze nella storia della Serie A.

Crotone, è qui la festa!

Una gara combattuta quella che i rossoblu hanno dovuto mettere in atto contro una Lazio carica di rabbia per la sconfitta interna patita ad opera dell'Inter. Anche se rimaneggiati, i ragazzi del tecnico Simone Inzaghi sono partiti forte sfiorando la rete del vantaggio. A indirizzare la gara però le reti di Andrea Nalini e Diego Falcinelli, con un'inutile intermezzo caratterizzato dal record di marcature personali di Ciro Immobile, abile a concretizzare un dubbio quanto fiscale penalty concesso dal sig. Rocchi di Firenze. Indirizzata per il meglio l'ultima sfida della stagione, gli squali sono rimasti in attesa di notizie positive nella gara svolta in contemporanea in terra di Sicilia dove l'Empoli colto in un momento di crisi di identità non ha saputo approfittare, venendo spazzato via dalla disperazione del momento.

L'uno-due, pesante come un macigno da parte del Palermo, è riuscito a mandare K.O. un'avversario tramortito che è riuscito ad accorciare le distanze senza agguantare il pareggio, che sarebbe stato comunque inutile. A Crotone, le lacrime e le emozioni hanno fatto lentamente da apripista per una pagina di storia indelebile che va ad arricchire un ventennio caratterizzato da imprese impossibili, promozioni e salvezze da favola.

Un sogno, quello dei calabresi a lungo durante il corso della stagione accarezzato e meritato alla luce dei risultati ottenuti e della classifica finale. L'inesperienza, mista ai numerosi problemi tipici di una debuttante hanno reso questo finale di stagione emozionante in tutto il resto d'Italia: una piccola tra le grandi, la Cenerentola di questo torneo capace di fronteggiare tutti a testa alta e riuscire, sulla linea del traguardo a conquistare una salvezza che ha il sapore di una vittoria di campionato.