I tifosi dell’Inter possono mettersi l’animo in pace: anche contro la Lazio, Gabigol non scenderà in campo da titolare, ma dovrebbe entrare nel secondo tempo. Ad ammetterlo senza problemi è Stefano Vecchi, che non nasconde di preferirgli – come sostituto dell’infortunato IcardiEder, anche per la prova di carattere mostrata al suo ingresso contro il Sassuolo. Con la solita franchezza, l’allenatore dei nerazzurri spiega come a suo avviso la gestione del giovane talento brasiliano – rimasto a scaldare la panchina a Milano, invece di andare a farsi le ossa in provincia – non sia stata corretta: “Gabriel ha bisogno di giocare, mentre oggi in rosa davanti a lui ci sono giocatori importanti e non è facile trovare spazio; è logico che, aspettandosi di essere impiegato più spesso e di vivere una stagione diversa, sia rimasto deluso, ma questo è il normale percorso per un ragazzo che comunque ha qualità”.

Una formazione diversa, ma non stravolta

Analogamente Vecchi preferisce tutelare anche Andrea Pinamonti che, nel giorno del diciottesimo compleanno, ha rinnovato con l’Inter fino al 2021. Il mister, che conosce molto bene i ragazzi della primavera, non vuole mettere loro pressione, buttandoli in campo proprio in questo momento di massima difficoltà della squadra. Quindi non assisteremo ad uno stravolgimento dell’undici titolare, ma ci saranno comunque dei cambiamenti tattici. Vista la stagione ormai compromessa, si ragionerà con l’umiltà di una provinciale, adeguando la formazione all’avversario, una Lazio in gran forma, capace anche di avere più alternative, grazie ad una rosa ben costruita e, soprattutto, in grado di variare facilmente gli assetti anche nel corso dell’incontro, rendendosi imprevedibile.

La preparazione in settimana

Quindi in settimana Vecchi ha tentato di motivare i ragazzi sull’orgoglio e la voglia di rivincita: puntando a far bene contro un avversario sicuramente superiore al Sassuolo per i singoli e per le capacità tattiche. Si è cercato di recuperare le energie mentali, ormai perse da tempo. “Dal punto di vista fisico i giocatori hanno sempre fatto quello che chiedevo – spiega il mister – la differenza è nella voglia di superarsi, di andare oltre nel momento di massima fatica, oltrepassando i propri limiti”.

Mentre in questo periodo sembra che nessuno accetti lo sforzo: “La squadra ha un continuo bisogno di essere incitata, spinta con le parole; così io devo richiamare ogni volta l’attenzione. Mi auguro che dalla partita contro la Lazio si riesca finalmente a mettere in campo il miglioramento, sotto questo punto di vista, che ho visto negli allenamenti”.