La finale di Coppa Italia di ieri sera tra Juventus e Lazio non ci ha regalato particolari sussulti, rispettando in pieno i pronostici della vigilia con la squadra bianconera che di fatto ha liquidato la pratica nei primi 25 minuti grazie alla conclusione volante di Dani Alves al minuto 12, con il laterale brasiliano ancora una volta decisivo dopo le straordinarie prestazioni di Champions League contro il Monaco, e al guizzo di Bonucci in area su azione di calcio d'angolo allo scoccare del venticinquesimo minuto.

A dire il vero la Lazio era anche partita con il piede giusto, con una conclusione di Keita nei primi minuti deviata da Barzagli sul palo, ma i colpi sferrati dalla detentrice del torneo hanno spazzato via ogni sogno biancoceleste, che ha provato a scuotersi nella ripresa grazie anche all'ingresso di Felipe Anderson, ma senza portare particolari pericoli alla porta difesa da Neto, mostrando di fatto tutti i limiti della manovra laziale, arginata soprattutto dal rientro della BBC che è stata in grado di limitare pesantemente le azioni di Keita ed Immobile.

Proprio il cambio modulo con il ritorno alla difesa a tre composta da Barzagli, Bonucci e Chiellini, ha un po' sorpreso tutti, in quanto si pensava ad una conferma dell'ormai classico 4-2-3-1, ma forse Allegri, anche a causa delle assenze a centrocampo e per limitare i veloci attaccanti laziali, ha optato per la collaudata cintura difensiva, che ha assolto alla grande al suo compito, concedendo ben poco alla manovra offensiva biancoceleste e difendendo egregiamente il vantaggio maturato nella prima mezz'ora di gioco, confermadosi ancora una volta tra i punti di forza della squadra, insieme all'attacco che sicuramente non sorprende, ma soprattutto insieme alla coppia di laterali, tra i migliori in circolazione, nonostante ad inizio stagione in molti credessero che Dani Alves fosse giunto in Italia semplicemente per concludere la sua gloriosa carriera ricca di trofei.

Invece ha confermato le sue doti di campione assoluto dando quel valore aggiunto che era proprio nelle intenzioni della dirigenza bianconera al momento dell'ingaggio.

Adesso che il primo trofeo del 2017, la dodicesima Coppa Italia e terza consecutiva, ha preso il suo posto nella bacheca juventina, non resta che dedicarsi alla partita di domenica per aggiungere nella bacheca appositamente lasciata socchiusa, anche lo scudetto 2017, che sarebbe il sesto titolo consecutivo, come mai nessuno prima in Italia.