Juventus! Bastano anche solo le prime quattro lettere di questo nome per aprire un mondo. La Juventus non è solo una squadra di calcio, ma il simbolo della mentalità vincente, uno stile unico, inconfondibile, apprezzato in Italia come nel mondo.

Domenica 21 maggio 2017, con la vittoria sul Crotone per 3-0, questo glorioso club è entrato di diritto nella leggenda del campionato italiano vincendo il trentacinquesimo (trentatre per la FIGC) scudetto della sua storia, ma soprattutto, il sesto consecutivo! Fino ad ora il record nazionale era stato di cinque titoli consecutivi e apparteneva proprio alla stessa Juventus (1930/1935) e al "Grande Torino" (1942/1949).

Ma non è tutto! Mercoledì 17 maggio 2017, grazie alla conquista della dodicesima Coppa Italia (Tim Cup) della sua storia, la Juventus ha potuto battere altri due record, anch'essi stabiliti precedentemente dalla stessa società: tre Coppe Italia e tre "doppiette" (Campionato e Coppa) consecutive! Nessuna squadra italiana, quindi, era mai riuscita in una simile impresa, soprattutto battendo sé stessa.

In poche parole, la Juventus ha dimostrato il suo strapotere sul territorio nazionale, se ancora qualcuno avesse bisogno di dimostrazioni evidenti, in maniera netta.

Tutti questi risultati non sono certo frutto del caso. Una squadra vincente si costruisce, prima di tutto, partendo da una società solida, competente e con obiettivi chiari!

Partendo da Andrea Agnelli, si evince che sia un tifoso "sfegatato" juventino prima che il Presidente; questo fa sì che i suoi obiettivi aziendali e sportivi siano direttamente proporzionali: quanto più la sua squadra del cuore vince, tanto più la sua azienda cresce! Insieme voglio anche citare Pavel Nedved, tifoso, ex giocatore e vice-presidente.

Che dire di Giuseppe Marotta e Fabio Paratici? Investimenti sempre mirati, soldi spesi adeguatamente per giocatori da Juventus. L'ultima sessione di mercato estivo è stata una delle migliori in assoluto nella storia del club: Gonzalo Higuain strappato al Napoli pagando la clausola rescissoria di oltre novanta milioni, Miralem Pjanic acquistato con lo stesso metodo dalla Roma per circa trentadue milioni, Dani Alves preso a parametro zero dal Barcellona, Mehdi Benatia preso in prestito dal Bayern Monaco per tre milioni e riscattato a gennaio, Juan Guillermo Cuadrado preso anch'egli in prestito dal Chelsea e riscattato, Marko Pjaca pagato ventitre milioni dalla Dinamo Zagabria.

Questi sono solamente i nomi più importanti, ma la società si è mossa benissimo anche in prospettiva futura investendo su giovani italiani di talento.

Una squadra senza una guida capace non è nulla. La Juventus può vantarsi di avere in squadra uno degli allenatori migliori in circolazione. Massimiliano Allegri è un allenatore capace di leggere le partite in maniera quasi perfetta, gestire e migliorare il rendimento dei giovani talenti (lo ha fatto con Dybala e quest'anno con Pjaca prima dell'infortunio), soprattutto ha il coraggio di cambiare rotta se intuisce che la squadra non sta girando al massimo della sue potenzialità; questa sua capacità lo ha portato a decidere di stravolgere il modulo di gioco a stagione in corso, passando ad una formula più offensiva che, però, avrebbe richiesto il sacrificio di tutta la squadra; ed è proprio in queste situazioni che si vede la differenza tra la Juventus e le altre squadre: se giochi con la maglia bianconera giochi per la squadra, non per te stesso!

Infatti abbiamo potuto apprezzare il sacrificio di Mario Mandzukic adattato a esterno, Gonzalo Higuain non aspettare più che la squadra giocasse per dare palla a lui, ma tornare anche in difesa e creare azioni con cambi di gioco e assistendo i compagni.

Ultima nota, ma non meno importante: il 3 giugno a Cardiff la Juventus avrà la possibilità di fare "tripletta" disputando la Finale di "Coppa dei Campioni" (Champions League) contro il Real Madrid. Vincerla sarebbe veramente il coronamento di una stagione incredibile!