Appuntamento il 3 giugno. Il bellissimo 'Millenium Stadium' di Cardiff, tempio del rugby gallese, sarà l'inedito teatro della 62^ finale di Coppa dei Campion-Champions League. La Juventus sfida i detentori del titolo, gli spagnoli del Real Madrid, a caccia della loro 12esima coppa: sarebbe la terza nelle ultime quattro edizioni del trofeo. I bianconeri inseguono la terza, non salgono sul tetto d'Europa da ventuno anni, ma nel frattempo hanno perso ben quattro finali. Il successo di Cardiff sarebbe eventualmente il 17° per il calcio spagnolo ed il 13° per quello italiano.

L'ultima Champions League conquistata da una squadra italiana è quella dell'Inter nella stagione 2009/2010.

La finale di Amsterdam del 1998

Juventus e Real Madrid si sono incontrate 18 volte nella massima rassegna continentale ed il bilancio è di assoluta parità con 8 vittorie a testa e 2 pareggi, 21 gol juventini e 18 madrileni. La finale di Champions League tra le due formazioni non è inedita, è già accaduto il 20 maggio 1998. Il teatro fu quello della 'Amsterdam Arena' ed è un match che tutti i tifosi bianconeri ricordano malvolentieri. La formazione allenata da Marcello Lippi, alla terza finale consecutiva, non giocò ad onor del vero la sua miglior partita. Il Real di Jupp Heynckes, dopo un avvio timoroso, venne fuori alla distanza riuscendo a risolvere la contesa nella ripresa, al 67', grazie ad un gol di Predrag Mijatovic realizzato comunque in netta posizione di fuorigioco, ma convalidato dall'arbitro tedesco Hellmut Krug.

Nei blancos militavano fuoriclasse del calibro di Roberto Carlos, Redondo, Karembeu, Seedorf e Raul; la Juve era quella di Del Piero, Zidane, Davids ed Inzaghi.

L'impresa del 'Bernabeu' vanficata a Parigi

La prima volta che Real Madrid e Juventus incrociarono le proprie strade in Coppa dei Campioni fu nei quarti di finale della stagione 1961/62.

Una sfida sulla carta proibitiva per gli uomini di Carlo Parola, nonostante la presenza in squadra di giocatori del calibro di Sivori, Nicolé, Charles e Stacchini. Il Real, per l'appunto, è quello di Puskas, Di Stefano e Gento, dominatore assoluto delle prime cinque edizioni del trofeo, il cui regno era stato conquistato dal Benfica nella stagione precedente.

A conferma di un pronostico a senso unico gli spagnoli espugnarono Torino con un gol di Alfredo Di Stefano, ma nel match di ritorno disputato al 'Bernabeu' una sontuosa Juventus rese lo sgarbo, passando 1-0 con una rete di Omar Sivori realizzata alla fine del primo tempo. Necessaria dunque una 'bella' che venne disputata a Parigi, dove i madrileni tornarono a giocare come la squadra pluricampione d'Europa: Sivori rispose al gol in apertura di Felo, ma nella ripresa Del Sol e Tejada firmarono il 3-1 per le merengues.

Rigori 'fatali' nel 1986, primo squillo bianconero dieci anni dopo

Dallo spareggio di Parigi passeranno ben 24 anni. Gli anni d'oro del grande Real sono tramontati da tempo, l'ultimo acuto a livello continentale è quello del 1966.

Non sono mancate le sfide con il calcio italiano, quelle esaltanti e 'drammatiche' contro l'Inter che nel 1964 aveva punito i blancos nella mitica finale di Vienna. Gli spagnoli, negli anni '80, hanno consumato con gli interessi la loro vendetta sportiva nei confronti dei nerazzurri: è il Real delle 'remuntade' impossibili, lo squadrone di Hugo Sanchez, Butragueno, Valdano e Santillana. La Juventus ha già perso due finali continentali, ma nel 1985 è riuscita finalmente a mettere le mani sulla Coppa dei Campioni nella tragica notte dell'Heysel: è una grande Juve, orchestrata dalla classe immensa di Michel Platini. Le due formazioni si ritrovano dunque avversarie nell'edizione 1986/87 del massimo trofeo europeo, una sfida prematura che arriva già al secondo turno.

Al 'Bernabeu' gli iberici vincono di misura, decide Emilio Butragueno. Lo 0-1 non è certamente impossibile da rimontare, nel match casalingo la Juventus ci prova in tutti i modi, ma si ferma al gol di Cabrini realizzato dopo 9' che vale i tempi supplementari. Ci vorranno i rigori per decretare la qualificazione ai quarti di finale, gli errori di Brio, Manfredonia e Favero saranno fatali per il club torinese. Trascorrerano poi altri dieci anni, ma nella stagione 1995/96, per la prima volta, la Juventus riesce nell'impresa di eliminare il Real Madrid dalla Champions League. La doppia sfida va in scena nei quarti di finale, gli spagnoli vincono l'andata per 1-0 con una rete di Raul. Il ritorno si disputa allo stadio Delle Alpi e stavolta la rimonta bianconera va a segno, un 2-0 scandito dalle marcature di Del Piero e Padovano.

Il Real si prenderà la sua rivincita due anni dopo, nella citata finale di Amsterdam.

Nel segno di Alex Del Piero

Nel nuovo millennio le sfide tra i due club diventano più frequenti, il Real farà la conoscenza di Alex Del Piero che lascerà quasi sempre il segno nei match contro gli spagnoli. Nella Champions League edizione 2002/2003, Juve e Real si affrontano in un'agguerrita semifinale dove i 'galacticos' di Vicente Del Bosque sembrano nettamente favoriti. In casa, però, non vanno al di là di uno striminzito 2-1 firmato da Ronaldo e Morientes, intervallati dal gol juventino di Trezeguet. La Vecchia Signora ribalterà il passivo dinanzi al pubblico amico, il 3-1 sarà frutto dei gol di Trezeguet, Del Piero e Nedved, con Zidane che realizzerà il punto della bandiera per i madrileni.

Nuova rimonta bianconera due anni dopo, ottavi di finale della Champions League 2004/2005: l'andata di Madrid era terminata 1-0 per i padroni di casa, in rete con Helguera. Al ritorno, il gol di Trezeguet porta le due squadre ai tempi supplementari nel corso dei quali Zalayeta realizzerà il punto del 2-0. Un sorteggio suggestivo, invece, inserisce le due formazioni nello stesso girone eliminatorio della Champions edizione 2008/2009: quella allenata da Claudio Ranieri non è una grande Juventus, ancora in fase di riassetto dopo il terremoto di Calciopoli. Tuttavia i bianconeri battono il Real in entrambi i match, 2-1 in casa con reti di Del Piero ed Amauri (Van Nistelrooij per i blancos) e 2-0 al Bernabeu con una fantastica doppietta di Alex Del Piero che si conferma assolutamente micidiale contro le merengues.

Il capitano bianconero verrà sostituito poco prima del triplice fischio e riceverà una standing ovation da tutto l'immenso stadio madrileno

I gol 'inutili' di CR7

L'urna continentale gioca lo stesso tiro nella stagione 2013/2014, Real e Juventus sono nel medesimo raggruppamento del primo turno dove si affrontano due squadre profondamente rinnovate rispetto a cinque anni prima. Stavolta i madrileni chiudono imbattuti la doppia sfida, vincendo 2-1 in casa con l'uno-due di Cristiano Ronaldo intervallato dalla rete di Llorente, e pareggiando 2-2 a Torino, gol ancora di Cristiano Ronaldo e Bale per il Real, di Vidal e Llorente per i campioni d'Italia. Nella stagione 2014/2015 la sfida arriva invece in semifinale, allo Juventus Stadium i locali vincono 2-1 con i gol di Morata e Tevez, in mezzo il pareggio di Cristiano Ronaldo.

CR7 andrà a segno su rigore anche al ritorno, ma la beffa per il Real Madrid arriverà dall'ex canterano Alvaro Morata il cui gol nel 'suo' stadio fisserà il punteggio sull'1-1 e spedirà la Juventus in finale. Cristiano Ronaldo ha segnato cinque gol in quattro partite disputate contro la Juventus ed è il miglior marcatore negli scontri diretti tra le due squadre, insieme a Del Piero. Per fortuna dei bianconeri, alla luce dei risultati delle ultime sfide, sono state reti 'indolore'. Il fuoriclasse portoghese è certamente l'uomo più temuto dalla retroguardia della Juventus in vista della sfida di Cardiff e questo Real Madrid, ad onor del vero, vivacchia spesso sulla sua classe. A livello di individualità, la squadra di Massimiliano Allegri ha davvero poco da invidiare rispetto a quella di Zinedine Zidane.

Sul piano della compattezza e dell'organizzazione di gioco, probabilmente in questo momento la Juventus è superiore. Sarà comunque una grande partita: manca quasi un mese, ma l'attesa fin da adesso è letteralmente spasmodica.