Secondo molti addetti ai lavori è uno dei più bravi tecnici del panorama calcistico dilettantistico siciliano e, considerata la sua giovane età e i suoi grandi margini di crescita, il 32enne tecnico buterese pare destinato a far parlare di sé. Per molti è un predestinato, come è successo in passato a diversi allenatori siciliani come il messinese Scoglio, il gelese Boscaglia, il marsalese Marino e di recente al catanese Rigoli, ma lui preferisce far parlare il campo e dimostrare ogni anno le sue doti e il suo valore. Stiamo parlando dell'allenatore Angelo Bognanni che negli ultimi anni ha portato al termine veri e propri miracoli sportivi nel campionato di Promozione in piazze importanti come Gela, Caltanissetta e Serradifalco e prima ancora anche all'estero con il Biasca, squadra svizzera.

Attualmente, è anche uno dei tecnici nazionali dell'Udinese Academy ed è stato ospite fra le altre cose in diversi ritiri di società di Serie A e B con una stretta vicinanza ad uno dei migliori tecnici del mondo Antonio Conte (ora al Chelsea in Premier League) quando allenava la Juventus con la quale vinse spadroneggiando dal 2012 al 2015 tre Scudetti consecutivi.

Bognanni sfoglia la margherita, dove allenerà?

Mister Bognanni, anche quest'anno ha fatto l'ennesima impresa salvando il Serradifalco dal baratro della retrocessione. Quali sono le sensazioni ha provato? "E' stata una grande impresa perché sono subentrato a dicembre in una situazione non facile. La squadra aveva perso prima del mio arrivo 7/8 giocatori importanti, si giocava sempre fuori casa o a campo neutro (dovuto all'impraticabilità del campo sportivo), ma abbiamo lavorato duramente, abbiamo ricostruito formando un grande gruppo, la società ci è stata vicina e con l'aiuto degli splendidi tifosi abbiamo ottenuto una grande salvezza rimanendo imbattuti nelle ultime 9 giornate".

Cosa ne pensa di chi si esprime dicendo che un allenatore che ha un età giovane è immaturo per allenare una categoria importante come la Lega Pro o la Serie D? "Se una persona è seria e ha carisma e personalità da vendere non conta la sua carta d'identità. Questi discorsi li sentiamo solo dalle nostre parti. Nel settentrione e nel resto dell'Europa se un allenatore risulta bravo e valido l'eta conto poco ed allena prime squadre anche nei campionati professionistici come avviene in nazioni come Spagna, Francia, Germania, Inghilterra.

Stesso discorso vale per i giocatori: da noi i classe 1997/98 vengono visti ancora come ragazzini non pronti quando invece in altre nazioni giocano stabilmente in prima squadra e nelle competizioni europee ai massimi livelli. E' solo un problema di mentalità. Si dovrebbe guardare più al valore e meno all'età. Quando ho allenato in Svizzera in Prima Lega Nazionale (equivalente della nostra Lega Pro) non ho avuto problemi legati all'età , anzi era un merito che nonostante la mia giovane età io allenassi una prima squadra senza "aiuti" dall'esterno".

Alcuni rumors di mercato accostano il suo nome accanto a società importanti siciliane di Eccellenza e Serie D. Cosa può dirci? "Queste voci possono fare molto piacere perché vuol dire che il lavoro, il sacrificio e la mia professionalità vengono apprezzati da chi "mastica" Calcio e dagli addetti ai lavori. Dopo 8 anni che alleno prime squadre il non essere mai stato esonerato, non essermi mai dimesso mi inorgoglisce tanto. Ho raggiunto sempre l'obiettivo prefissatomi dalla società e avendo vinto anche un trofeo professionistico in Svizzera, ora mi piacerebbe e sarei pronto a guidare anche un gruppo che punta anche ai primi posti di un campionato".

Mi piace insistere, il suo futuro dove sarà?

"In questo momento non posso dire nulla, è un periodo di mercato delicato, posso solo dire che già mi manca il campo e la quotidianità degli allenamenti. Premesso che a Serradifalco, mi sono trovato molto bene come in tutte le società e piazze in cui ho allenato e a parità di categoria avrebbero la precedenza in una eventuale trattativa. Se dovesse arrivare una proposta da categorie superiori la valuterò come giusto che sia e in base al progetto evidenziatomi farò i miei calcoli perché il calcio è il mio lavoro e la mia più grande passione".