Nel mondo del calcio non si parla d’altro: Donnarumma non continuerà a vestire la maglia del Milan, la sua squadra del cuore, rifiutando un rinnovo da quasi 5 milioni di euro a stagione, attirato altrove da compensi più alti. Il portiere è solo l’ultimo di una lunga lista di calciatori che dopo aver giurato amore eterno alla loro squadra, sono fuggiti a gambe levate di fronte ad una succulenta proposta in denaro.

Juventus, una costante comune

La Juve, che piaccia o no, è stata molte volte protagonista di sorprendenti cessioni, attirando a sé calciatori che mai si pensava avrebbero tradito la loro squadra, soprattutto per il nemico numero uno.

Gonzalo Higuain era stato protagonista dell’ultimo tradimento in Serie A: passato in bianconero la scorsa estate, ha disertato il ritiro del Napoli, accordandosi in gran segreto con la dirigenza juventina, comunicando la sua volontà al club azzurro solo a pratiche concluse. Dal “difendo la città” sotto la curva napoletana al bacio della maglia a Torino è stato un attimo.

Ma Higuain non è stato il solo, ci pensò già Josè Altafini nel lontano 1972: dopo ben sette anni in azzurro, passò improvvisamente alla Juventus, diventando così l’icona del “traditore” per eccellenza. Fu proprio lui a segnare la rete del 2-1 contro la sua ex squadra che valse lo scudetto ai bianconeri nel 1975. Napoli rispose pochi giorni dopo: uno striscione con la dicitura “Josè core ‘ngrato” comparve presso l’accesso del San Paolo.

Roberto Baggio non si comportò in maniera diversa, nel 1990 si trasferì da Firenze a Torino per 25 miliardi di lire. I tifosi non la presero bene: i viola insorsero in una guerriglia urbana devastando la città.

Cole e Figo: i traditori all'estero

Ashley Cole, da sempre tifoso dell'Arsenal, esordì nella sua squadra del cuore a 19 anni.

Nel 2006, a pochi minuti dalla fine del calciomercato, decise di passare al Chelsea incontrando José Mourinho in gran segreto e accettando un ingaggio pari al doppio di quello offerto dall'Arsenal per il rinnovo. La punizione? Multa dal club ed esclusione dalla foto della squadra della stagione 2006/2007. Luis Figo, non fu trattato meglio.

Al Barcellona dal 1995, diventò un vero e proprio idolo nei 5 anni successivi, fino al 2000, quando il Real Madrid decise di pagare la clausola rescissoria di 90 milioni. Come lo accolsero i tifosi blaugrana? Oltre ai consueti striscioni con su scritto "Giuda" o "Traditore", Luis Figo fu ricoperto da una pioggia di sputi, monetine e addirittura teste di maiale lanciate in campo.

Donnarumma resterà in Italia? In molti temono possa spuntare la Juve, e in tal caso sarebbe un tradimento in piena regola viste le parole di accusa pronunciate dal portiere alla società bianconera, a cui seguì il bacio dello stemma, in occasione della partita allo Stadium. Allora, il futuro del ragazzo sembrava essere tinto per sempre di rossonero.