Finalmente sono stati svelati i motivi del mancato rinnovo del contratto di Gianluguigi Donnarumma col Milan. La frattura tra il portiere azzurro ed i tifosi rossoneri è ormai insanabile, tant'è che i supporter del Diavolo non hanno perso occasione per manifestare il proprio sdegno al portiere già durante la partita d'esordio della Nazionale agli Europei under 21. Nel primo tempo tra Danimarca e Italia, infatti, dietro la porta di Donnarumma è letteralmente caduta una pioggia di dollari e sugli spalti è stato esposto un ironico striscione con scritto "Dollarumma".

Fischiato ad ogni tocco di palla, Donnarumma è apparso in campo insofferente e dispiaciuto verso i suoi contestatori, sebbene nel dopo partita abbia sfoggiato il suo miglior sorriso ed ostentato una tranquillità che è difficile pensare reale in un clima così infuocato.

Fallimento delle trattative col Milan, parla Mino Raiola: "da un ambiente troppo ostile non può uscire un buon risultato"

Mino Raiola, procuratore di Donnarumma, ai microfoni Rai spiega i motivi del mancato rinnovo del contratto del giovane portiere del Milan e della Nazionale. Il procuratore campano, dai più considerato l'artefice del fallimento delle trattative con Fassone, incalzato dalle domande del giornalista, svela che "Si era creato un ambiente troppo ostile tra le parti.

La verità è questa. E in questo ambiente troppo ostile non può uscire un buon risultato per nessuna delle parti". Per il procuratore campano, la risposta a Fassone e al Milan è stata negativa perché lui e Donnarumma sono stati messi alle strette dall'eccessiva pubblicità nel condurre le trattative e da un ambiente che ormai era diventato ostile, violento, al punto da non poter essere tollerato.

I soldi, invece, pare non fossero un problema. Mino Raiola svela che non si era ancora arrivati a parlare d'ingaggio, che non era stato affatto intavolato un discorso serio sotto quel punto di vista. Non era ancora il momento per parlare di stipendio e bonus perché non c'è stata la necessaria serenità e i tempi erano troppo stretti per riflettere.

Infine, a proposito della clausola rescissoria, il procuratore dice che "non è stata affrontata seriamente, non eravamo a questo punto, perché quando uno arriva alla clausola rescissoria è all'80-90% del contratto. Noi abbiamo osservato gli atteggiamenti delle ultime sei settimane pubblicamente, tramite le televisioni, e non abbiamo mai risposto ma solo preso atto."

Il rinnovo del contratto di Donnarumma sembra ormai fantascienza. Real Madrid, Juventus e Manchester United sono pronte a sfidarsi a colpi di milioni per assicurarsi le prestazioni del gioiellino azzurro.