La partita Messico-USA, gara valida per le qualificazioni al Mondiale si giocherà stanotte allo Stadio Azteca, alle ore 2.30. Un pre-partita iniziato con le dichiarazioni forse provocatorie del c.t. del Messico Osorio che, pungolato sulla politica del presidente Trump, avrebbe dichiarato di "essere stato in America senza documenti". Polemiche di rito, dunque, che riscaldano ulteriormente un clima già piuttosto rovente in vista di una partita per nulla facile per gli Usa.

Azteca, 90mila spettatori aspettano gli 'Yankee'

Uno stadio sempre piuttosto difficile, l'Azteca, visti i 2200 metri di altitudine e i quasi 90mila spettatori che per l'occasione aspettato con impazienza gli Yankee.

Una partita che a questo punto ha anche "un retrogusto politico", oltre a quello puramente sportivo legato all'importanza della competizione stessa. A rendere inoltre complicata la partita per gli Usa, si aggiunge anche il fattore ambientale: potrebbe essere difficile respirare per 45 minuti con un alto tasso di umidità e di inquinamento come quello presente in Messico. Fattori affatto da trascurare, i quali giocheranno di certo un ruolo decisivo vista la qualità ancora discutibile del Calcio americano, soprattutto se paragonato a quello messicano. Gli Usa infatti non vincono all'Azteca da 35 anni, e al massimo hanno ottenuto solo due pareggi, ma senza segnare alcuna rete.

Calcio, politica e immigrazione

La partita di stasera tra Messico e Usa è anche il primo scontro tra le due nazioni da quando Trump è presidente. Inutile dire che le polemiche legate alla politica del Donald, piuttosto dura nei confronti dei vicini di casa, fanno da sfondo alla competizione sportiva e mobilitano l'opinione popolare.

Messicani che non hanno di certo digerito le esternazioni del presidente Usa in campagna elettorale riguardo la costruzione di un muro lungo tutta la frontiera del Messico, o del rimpatrio forzato di tutti gli immigrati nel territorio americano. Situazione piuttosto insolita, pertanto, che il c.t. Bruce Arena si è sentito di stemperare, dichiarando alla stampa che "conosce molti messicani che contribuiscono onestamente alla società americana e che rispetta".

Osorio: 'Vincere per gli immigrati'

Tolto ciò, il match mantiene il sapore di una "rivincita politica" per il Messico, anche se i giocatori Usa si dichiarano nettamente distanti dalle iniziative politiche di Trump. Lo stesso Darlington Nagbe, centrocampista della nazionale a stelle e strisce, ha esplicitamente dichiarato di essere "contrario alla politica della Casa Bianca". A scaldare gli animi in vista del Match di questa sera, solo la dichiarazione del c.t. Juan Carlos Osorio, per il quale il Messico "dovrebbe vincere la partita soprattutto per gli immigrati". Il pungolo Trump, in fin dei conti aveva già dato effetti positivi all'andata: partita vinta dal Messico per 2-1, con il gol di Rafa Marquez, e tutti a casa. Era in quarto giorno dopo le elezioni, ma allora mancava il fuoriclasse Pulisic, tra i giocatori a stelle e strisce. Ma all'Azteca stasera sarà un altra cosa.