Con la vittoria della Germania si è concluso l'Europeo Under 21 in Polonia, confermando ancora una volta la riuscita del piano di rilancio del calcio tedesco cominciato all'inizio del nuovo millennio dopo le brutte figure rimediate dalla nazionale maggiore agli Europei del 2000 (ultima nel girone con solo un punto) e del 2004 (penultima nel girone con solo due punti), la Federcalcio e le società tedesche, anche in vista del Mondiale 2006 che si sarebbe tenuto proprio in Germania, attuarono politiche indirizzate al rafforzamento dei giovani calciatori tedeschi e delle infrastrutture sportive (sopratutto gli stadi), quindi la prima strategia attivata per migliorare i risultati sportivi mentre la seconda per i risultati economici.

I risultati sportivi

I risultati delle Nazionale di calcio della Germania sono sotto gli occhi di tutti, dal mondiale casalingo conclusosi alle semifinali (come dimenticarsi la vittoria si supplementari dell'Italia di Lippi che ci aprì la strada verso la finale di Berlino) la nazionale teutonica ha ottenuto come peggior piazzamento le semifinali di Euro 2012 (ancora contro l'Italia) e di Euro 2016 (stavolta battendoci ai calci di rigore); mentre la nazionale giovanile ha conquistato gli europei di categoria nel 2009 e 2017 (tra l'altro in questa ultima affermazione la nazionale Under 21 ha dovuto fare a meno di diversi componenti importanti della rosa come Goretzka, Werner, Sule, Kimminich, Sané perché impegnati nella Confederation Cup in Russia dove tra l'altro la Germania è in finale contro il Cile) confermano l'ottima riuscita del piano dal punto di vista sportivo anche le squadre di club che ogni anno in Europa League e in Champions League si presentano da favorite alla vittoria finale.

I risultati economici

Anche qui i risultati sono eccellenti perché nonostante l'aumento dei costi per una società calcistica verificatosi negli ultimi anni, la Bundesliga tra le 5 top leghe europee (Premier League, Liga spagnola, Ligue 1, Serie A e appunto Bundes) è la più efficiente nella gestione economica grazie ad accurate politiche commerciali (che hanno un incidenza ben maggiore in confronto con le altre leghe) e grazie ai nuovi stadi costruiti o rinnovati per il Mondiale del 2006 e la cessione dei Naming Rights relativa ad essi portando i loro fatturati ad una crescita sostenuta nel tempo ma sempre positiva.

Queste sono le principali ragioni per cui il calcio tedesco si conferma al pari di quello spagnolo come le due maggiori potenze a livello sportivo mondiale.