In attesa del ripescaggio nel campionato si Serie D, il club granata piazza un colpo a sensazione: il difensore nisseno Mattia Tumminelli, classe 1997, è un nuovo calciatore dell'Acireale Calcio. Nato a Caltanissetta, cresciuto nel vivaio della Sancataldese, il 20enne Tumminelli è un prevalentemente un cursore della fascia destra in grado, però, di ricoprire tutti i ruoli del pacchetto difensivo. Nelle ultime stagioni è stato un dei punti fermi della formazione Primavera del Trapani sia con mister Di Gaetano prima che con Longo dopo guadagnandosi in più di una occasione la meritata convocazione in prima squadra.

Più chances per la verità con mister Cosmi che aveva su di lui destato buone impressioni che con Calori che l'ha spesso relegato in tribuna. Da qui la decisione di lasciare il Trapani, nonostante, la retrocessione in Lega Pro (Serie C) per trovare spazio nell'undici titolare nella squadra acese che si è regolarmente iscritta al campionato di Eccellenza, ma che altresì ha presentato istanza di ripescaggio per essere ammessa nel campionato di Serie D.

A breve si attende una decisione definitiva per un club granata che ha un passato glorioso con alle spalle svariati campionati tra i professionisti, tra Serie B e la vecchia C/1 e C/2. Mattia Tumminelli sarà il terzo nisseno che vestirà la maglia granata.

Prima di lui il centrocampista Daniele Bontempo, nella stagione 2005/2006 in Serie C/1 e l'attaccante Luciano Rabbeni, nella stagione 2012/12 in Serie D.

Ad Acireale si sogna la risalita nel professionismo

Indelebiti nei cuori granata sono rimasti i due campionati "cadetti" a cavallo tra gli anni novanta e duemila con il vivo ricordo della spareggio per rimanere in Serie B vinto ai rigori contro il Pisa del presidentissimo Anconetani.

Era l'Acireale del bomber Sorbello. Ora, l'Acireale vuole tornare protagonista con una campagna acquisti di qualità che introduca in organico elementi in grado di fare la differenza per un campionato di alta classifica. I tifosi, dunque, tornano a sperare nel rilancio definitivo perché una piazza come Acireale non può e non deve rimanere ne bassifondi dei campionati dilettantistici.

Pertanto, urge una risalita per il blasone che possiede questa squadra. Si riparte da un mix fatto di giovani ed esperti, in modo da consegnare a mister Catalano un formazione competività per il campionato che andrà ad affrontare.