Dopo poco meno di due settimane l'avventura di Antonio Cassano all'Hellas verona si è già conclusa. Dopo essere rimasto per tutta la scorsa stagione fuori rosa con la Sampdoria il giocatore aveva trovato un accordo con la società del presidente Setti (appena promossa in serie A) dove si sarebbe ricongiunto con Giampaolo Pazzini con cui tra il gennaio del 2009 e il gennaio del 2011 formò la coppia d'oro della Sampdoria riportandola in Champions League (fermandosi però ai preliminari per mano del Werder Brema) dopo oltre 20 anni. Ma quella che sembrava l'inizio di una splendida avventura si è spenta perché il giocatore ha intenzione di lasciare il club ed anche il calcio.

Le 'cassanate'

Si potrebbe considerare la cosa come l'ultima delle "cassanate" a cui il giocatore ci ha abituati nel corso degli anni, sia dai tempi dell'Under 21 allenata da Claudio Gentile quando in occasione di un Italia-Romania non schierò il giocatore per neanche un minuto e di tutta risposta Cassano lasciò il ritiro, altro caso quando durante la finale di coppa italia della stagione 2002-2003 fu espulso dall'arbitro Rosetti e ne lasciare il campo mimo il gesto delle corna. Oppure quando ai tempi del Real Madrid fece l'imitazione del suo allenatore Fabio Capello che gli costò di fatto la permanenza alla squadra madrilena, o anche l'esplosione di rabbia nel 2008 con la maglia della Samp quando dopo l'espulsione che gli sarebbe costato il ritorno all'Olimpico con la Roma si beccò 5 giornate di squalifica; insomma di certo il giocatore non è nuovo a questi casi.

La 'follia'

Cassano probabilmente è l'ultimo di una lunga generazione di talenti fermati in parte o totalmente dal loro carattere (Adriano, Gascoigne, Best, Ortega,...), con il suo addio viene meno anche un lato romantico del Calcio (che è sempre più una questione di soldi e di risultato) cioè quella parte riguardante gli uomini che non sono delle macchine ma che anzi sono pieni di sbagli e difetti e che proprio per questo sono "umani".

Sotto questo aspetto Cassano è sempre stato una "fenice" che rinasce dalle proprie ceneri (dopo il Real sembrava finito invece è rinato alla Sampdoria, dopo il litigio con il compianto Riccardo Garrone ha avuto un ruolo importante nella conquista dell'ultimo scudetto del Milan, dopo i problemi di cuore ha trovato una seconda giovinezza nel Parma) e sarà curioso vedere come andrà ora.

Senza contare che quelli come Cassano non vanno mai sottovalutati e sicuramente saprà rinascere ancora una volta, in attesa degli sviluppi della sua vita non si può che dire grazie per lo spettacolo che ha sempre garantito negli anni sul campo da gioco.