Una data che qualunque sportivo italiano conosce a memoria, l'11 luglio del 1982. Sono trascorsi 35 anni esatti da quella magica notte in cui l'Italia di Enzo Bearzot, battendo 3-1 la Germania Ovest nella finale di Madrid, vinceva in Spagna il suo terzo titolo mondiale, il primo del dopoguerra. In 35 anni è accaduto di tutto, il calcio è cambiato, il mondo è cambiato. Eppure, nonostante la Nazionale italiana abbia conosciuto la gloria di un altro titolo, 24 anni dopo Madrid, il Campionato Mondiale di Spagna del 1982 resta indimenticabile e viene considerato senza il minimo dubbio la pagina più esaltante in oltre cento anni di storia del calcio di casa nostra.

Il cammino stesso della rappresentativa azzurra in terra iberica fu epico, quei brutti anatroccoli che, dopo tre deludenti pareggi nella fase a gironi del primo turno contro avversari alla portata come Polonia, Perù e Camerun, saranno capaci di trasformarsi in cigni ed eliminare nei quarti di finale le favoritissime Argentina e Brasile.

Immagini che fanno parte della storia d'Italia

Del match contro l'Argentina di un emergente Diego Armando Maradona, vinto 2-1 con reti di Tardelli e Cabrini, si ricorda soprattutto la 'feroce' marcatura di Claudio Gentile ai danni dello stesso Maradona, in cui il fuoriclasse sarà letteralmente reso inoffensivo. Italia-Brasile del 1982 è, invece, storia e leggenda del calcio.

Il 3-2 dello stadio Sarrià fu un'altalena di emozioni paragonabile soltanto alla mitica Italia-Germania 4-3 dei mondiali messicani del 1970. Su tutti la tripletta di Paolo Rossi, l'uomo che fece piangere il Brasile che schierava campioni del calibro di Zico, Falcao e Socrates. Rossi, ancora lui, con altre due reti chiuderà la pratica Polonia in semifinale, per poi aprire le marcature nella finalissima contro i tedeschi.

Le immagini scorrono solenni, nel 1982 non c'era il beneficio dell'HD, eppure mai immagini calcistiche saranno così belle agli occhi degli italiani. Il gol di Marco Tardelli e l'urlo, copertina del calcio italiano ancora oggi, il terzo gol siglato da Altobelli ed il presidente Sandro Pertini che schizzava in piedi, in barba a qualunque etichetta, dopo ogni gol degli azzurri.

Era il presidente amato dagli italiani, così come la Nazionale del compianto Enzo Bearzot resta la più amata dagli italiani. Nella notte di Madrid la voce di Nando Martellini: 'Campioni del mondo, campioni del mondo, campioni del mondo' e quella festa che esplode in tutta Italia. I caroselli in strada dei tifosi in delirio, da nord a sud; il ritorno a casa dei campioni del mondo e quella partita a scopone sull'aereo, con la Coppa in bella vista, tra il presidente Pertini, Enzo Bearzot, Franco Causio e Dino Zoff. Immagini che fanno parte della Storia: il 1982 è l'anno in cui scoppia la guerra della Falkland tra Argentina ed Inghilterra, in cui Gilles Villeneuve muore sulla pista di Zolder, la mafia uccide Pio La Torre ed il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, in cui la principessa Grace Kelly muore in un incidente stradale, viene arrestato Licio Gelli, viene prodotto il primo CD.

Ma il 1982 per la maggior parte degli italiani resta l'anno del Mondiale di Spagna. Sono trascorsi 35 anni e la bellezza di questo ricordo non sbiadisce nella mente di chi lo ha vissuto e continua a raccontarlo ai propri figli o nipoti, come se fosse una favola. Ma è stato tutto vero.