La Juventus si autofinanzia, l'Inter è stata finora frenata e si può permettere solo piccole spese. Persino il Real Madrid, per poter comprare Mbappè, ha bisogno di vendere. E allora come mai il Milan si può permettere di spendere e spandere? Come è possibile che con gli ultimi due acquisti, Biglia e Bonucci, sia arrivata ad una cifra di 180 milioni, e non abbia ancora finito? E come farà a coprire i costi degli altri acquisti (si parla di Morata e Renato Sanches) con i quali si supereranno abbondantemente i 200 milioni di euro? Tutta colpa delle regole del fair play finanziario.

Come funziona il fair play finanziario e perché è così "buono" con il Milan

Il fair play finanziario è stato "inventato" dalla gestione Platini all'Uefa per evitare che le squadre che partecipano alle competizioni internazionali possano spendere più di quanto guadagnano. Per questo motivo l'Inter, che fino all'anno scorso ha disputato le coppe, era tenuta a rientrare delle spese secondo il piano concordato dalla Uefa. Il Milan invece, che non disputa le coppe da un paio di stagioni, non è mai finita sotto i riflettori dell'Uefa e pertanto le sue spese sono "libere". I nuovi proprietari cinesi, a differenza di Suning, non hanno vincoli Uefa e possono spendere quanto vogliono. Attenzione però: i tifosi milanisti farebbero bene a non abituarsi perché già dal prossimo mercato di gennaio non si ripeteranno "colpi di testa" del genere.

Sì perché il Milan da quest'anno riprenderà a disputare le coppe, anche se soltanto l'Europa League, e così i revisori dei conti di Nyon riprenderanno a controllare i bilanci. Ciò significa che i conti dovranno essere messi a posto entro la fine dell'anno.

Quanti soldi ha attualmente il Milan a disposizione?

Un'interessante analisi è stata effettuata dal sito Goal Economy per valutare il budget a disposizione del Milan.

Sintetizzando un po' i bilanci, possiamo affermare che tra acquisto della società, appianamento dei debiti e spese varie, il conto presentato agli investitori cinesi è stato di circa 680 milioni di euro. Di questi, 500 arrivano da Mr. Li e 320 dal fondo Elliot. Quindi in totale fanno 820 milioni, un surplus di 140 milioni che già sono stati spesi sul mercato.

A questi poi andranno aggiunti tutti quelli della campagna acquisti da qui al 31 agosto, ai quali vanno sommati gli stipendi importanti riconosciuti ai giocatori. Bonucci percepirà 8 milioni più 2 di bonus, per Morata si parla di ben 10 milioni fissi, e così tutti gli altri. Secondo i calcoli degli esperti, il Milan sforerà i 250 milioni di euro di debiti.

L'appuntamento si sposta così ad ottobre quando i revisori dei conti dell'Uefa busseranno alle porte di Milanello per capire come e quando questi soldi rientreranno. A questo punto la società rossonera proporrà un Voluntary Agreement simile a quello dell'Inter, ovvero un piano di rientro di 3 anni per tutti i debiti. Il rientro si potrà ottenere molto facilmente.

Con una squadra così ben composta, l'obiettivo dei rossoneri è finire almeno entro i primi 4 posti della Serie A per qualificarsi alla Champions League, obiettivo facilmente raggiungibile. A quel punto, giocandosi lo scudetto e ritornando grande in Europa, la società spera di sbloccare investimenti dalla Cina, altri sponsor in giro per il mondo e ottenere importanti introiti dalle competizioni internazionali.

Cosa accadrà nei prossimi anni

Il piano è già deciso: tra gennaio e l'estate prossima si tirerà un po' la cinghia. La struttura di base della squadra sarà già ben composta e si investirà soltanto in qualche innesto per completarla. Gli acquisti di quest'estate non si ripeteranno mai più, ma l'obiettivo è rientrare dei debiti entro 3 stagioni.

Dopodiché i vertici rossoneri sperano nel raddoppio del fatturato entro il 2022 in modo da permettersi di agire come la Juve, o meglio ancora come il Real Madrid che può permettersi stipendi anche di 20 milioni a stagione.