Alla fine ha avuto ragione il presidente Gravina che, in tempi non sospetti, aveva parlato di non più di quattro o cinque società a rischio iscrizione per il prossimo campionato di terza serie, che segnerà il ritorno alla nomenclatura Serie C dopo 9 anni, fin troppi, di Lega Pro. Il ritorno all’antico però non è coinciso con un’estate tranquilla in fatto di composizione dell’organico. Certo, si è visto di peggio, ma pure il 2017 ha portato via un notevole numero di piazze, peraltro quasi tutte con un passato illustre anche in Serie A.

Ecco le sentenze della Covisoc

La giornata del 20 luglio doveva essere cruciale e allora ecco che il Consiglio Federale riunitosi a Roma per esaminare i ricorsi contro la non concessione delle Licenze Nazionali per l’ammissione ai campionati professionistici 2017-2018 ha deliberato nel più previsto dei modi: preso atto della mancata iscrizione del Como, è stata sancita anche l’esclusione di Maceratese, Mantova e Messina che, pur avendo presentato i documenti richiesti il giorno 14, non sono riuscite ad adempiere alle richieste successive, ovvero fidejussione e pagamento degli stipendi arretrati. Nulla da fare, quindi, come era già trapelato nei giorni scorsi e i posti da riempire sono allora cinque, considerando quello del Latina retrocesso dalla B, ma fallito prima ancora che prendesse il via la procedura d’iscrizione.

Esaminati e accolti all’unanimità invece i ricorsi presentati da Akragas, Arezzo, Fidelis Andria, Juve Stabia e anche modena, quest’ultimo il club più a rischio di questo gruppo, ma riuscito in extremis a evitare il primo declassamento in D della storia.

Ora a tutta verso i ripescaggi

E ora? La prossima scadenza è quella del 28 luglio, termine ultimo per presentare le domande di ammissione per i cinque posti vacanti.

La decisione finale sarà presa nella riunione del Consiglio federale del 4 agosto, una volta esaminato il parere della Covisoc, ma anche quello da non sottovalutare della Commissione Criteri Infrastrutturali, che delibererà sull'agibilità degli stadi (la Lega sarà più severa in fatto di deroghe). Già certo di fatto il ripescaggio della Triestina, sta per arrivare il tempo della scelta definitiva per i club indecisi se fare domanda, come il Lumezzane, unica retrocessa dalla Lega Pro avente diritto, ma che va verso il no, e come il Varese, che potrebbe invece sciogliere positivamente la riserva.

In attesa Rieti, Rende e Virtus Verona. A spaventare i club aventi diritto il “costo” del ripescaggio: serve infatti una fidejussione a fondo perduto di 300.000 euro e una da 200.000, oltre ai 350.000 euro per l’iscrizione. Quasi un milione insomma, cifra però necessaria, in particolare la prima fidejussione, per garantire la solidità delle società in vista della partecipazione al campionato.