In casa Torino è l’estate della doppia B. No, nessun cinico riferimento alle retrocessioni, scenari tristemente abituali per il popolo granata fino a un decennio fa, bensì alle dinamiche di un mercato che si va finalmente ad accendere dopo una lunga fase di rodaggio. Quando manca un mese all’inizio del campionato e tre settimane al debutto in Coppa Italia, la versione 2.0 della creatura di Mihajlovic, quella che secondo i piani tutt’altro che nascosti della società e dello stesso tecnico dovrà concorrere per un posto in Europa, sta prendendo forma più grazie alle conferme che agli arrivi.

Benassi-Baselli gemelli diversi

Se infatti la casella volti nuovi è ferma al momento a Salvatore Sirigu ed Alex Berenguer, cui aggiungere Lyanco, già acquistato prima della fine della stagione, e il ritorno di Kevin Bonifazi dal prestito alla Spal, ma ovviamente altri nuovi acquisti arriveranno, non meno importanti sono state e saranno le conferme di Daniele Baselli, Antonio Barreca e Andrea Belotti. E la quarta B? Il riferimento è ovviamente a Marco Benassi, il capitano ormai in via di congedo: per l’ex interista le offerte non abbondano, ma come spesso avviene in questi casi il mercato si animerà da agosto in poi al punto che non è da escludere che il centrocampista inizi il campionato, o comunque la stagione in Coppa Italia, con la maglia del Toro addosso, pur non riettrando nei piani di Mihajlovic, che chiede altri tipi di giocatori per formare la coppia di mediana del 4-2-3-1 che verrà.

Barreca, Belotti e due conferme diverse

Tornando alle conferme, e restando al centrocampo, il rinnovo di Daniele Baselli fino al 2021 investe l’ex atalantino del ruolo di colonna del Toro che verrà, almeno fino alla prossima stagione se il rendimento del centrocampista, che ha mostrato di adattarsi molto bene anche al ruolo di centrale pur essendo una mezzala di costruzione, continuerà a salire in maniera esponenziale.

Più delicato è il discorso relativo a Barreca e Belotti. Al netto di quanto sta succedendo, ovvero la volontà del presidente Cairo di non cedere il gioiello prodotto del vivaio e il richiestissimo bomber, tutto dipenderà dalle motivazioni dei due giocatori: pochi dubbi su quelle di Barreca, il primo ad essere consapevole di avere bisogno di almeno un altro anno prima di fare il salto in una big come la Roma, arretrata di fronte alla proposta shock (strategica?) di Cairo di 15 milioni e rifugiatasi nell’alternativa Kolarov, operazione non meno onerosa sul piano economica e destinata a creare un pericoloso concorrente per Emerson Palmieri, qualche perplessità in più sussiste invece sulla terza stagione in granata di Belotti.

Il Gallo ha scelto un profilo basso in un luglio che lo ha visto al centro della scena di mercato e forse oltre, dato che sono forti i sospetti di contatti diretti tra il 9 del Toro e rappresentanti del Milan.

Il cerino del Milan

Il nuovo management rossonero sembra però avere fatto male i conti, se è vero che il sogno sbandierato in conferenza stampa dall’ad Fassone di schierare al centro dell’attacco uno tra Aubameyang, lo stesso Belotti e Morata è svanito per motivi diversi (il fastidio di Borussia e Toro rispetto all’eccessiva ostentazione dei dirigenti del Milan e la super offerta del Chelsea per Morata, deciso a non vestire in Italia maglie diverse da quella della Juventus). I rossoneri dovrebbero ripiegare su Kalinic, quarta scelta desideroso però di sbarcare alla corte di Montella, e considerando che nessuno dall’estero metterà sul piatto i 100 milioni della clausola di Belotti, resta solo da capire quali saranno le motivazioni del Gallo atteso a un anno chiave, quello della conferma ad alti livelli, del Mondiale e forse del cambio di agente, con il possibile passaggio a Mino Raiola che potrebbe allontanarlo dagli orizzonti del Milan per avvicinarlo, chissà, a quelli della Juventus in un eventuale dopo Higuain.

Difesa e centrocampo: lavori in corso

Se ne riparlerà salvo sorprese tra un anno, mentre non potranno tardare più di qualche giorno altre due mosse in entrata in casa Toro. Qui però la situazione è nebulosa, anzi parecchio incerta. Per il centrocampo Mihajlovic vuole un giocatore da affiancare a Baselli in alternativa ad Acquah, in grado possibilmente di fare entrambe le fasi: il nome del francese Giannelli Imbula non esalta il tecnico serbo, come fatto capire da Mihajlovic, e del resto le pretese dello Stoke, 19 milioni per un giocatore reduce da una stagione deludente tengono lontana la chiusura dell’affare, considerando l’abitudine del presidente Cairo di…spendere con parsimonia. Analogamente non si sblocca l’affare Gabriel Paletta: il muro contro muro tra Toro e Milan è acuito dal caso Belotti, i granata vogliono la rescissione dell’italo-argentino a scadenza nel 2018, sbattendo contro il secco no dei rossoneri. E questa forse non è una trattativa destinata a sbloccarsi a fine mercato…