Anche l’ultima amichevole prima dell’inizio del campionato ha regalato una vittoria all’Inter: a Lecce i nerazzurri hanno superato di misura il Betis Siviglia grazie ad un rigore procurato e poi segnato da Mauro Icardi. Una prestazione meno brillante di quella contro il Villareal, ma che comunque ha soddisfatto Spalletti, soprattutto per quanto visto nel primo tempo, mentre il tecnico ha ammesso che nella ripresa la squadra ha concesso agli avversari qualche palla di troppo. Una prestazione forse un po’ frenata dal campo pesante, che ha messo ancora una volta in rilievo luci e ombre di questa sessione di Calciomercato: tra le prime, va citato ancora una volta Skriniar, mentre, tra le seconde, ci sono sicuramente le lacune ancora evidenti in alcuni reparti.

Le operazioni da concludere

Infatti ad oggi mancano ancora almeno quattro pedine alla rosa nerazzurra: un difensore centrale, da prendere possibilmente a basso costo (tra i tanti nomi anche il giovane argentino del Betis Siviglia, German Pezzella, che ieri sera è rimasto in panchina), un centrocampista d'aggressione o un trequartista, e qui ci sarebbe Patrick Schick, la cui trattativa con la Sampdoria è in una fase di stallo perché i blucerchiati prendono tempo per trovare un sostituto prima di lasciare andare l’attaccante ceco. Inoltre si cerca ancora un ulteriore terzino (con Serge Aurier che scalpita) e un giovane esterno d'attacco. In quest’ultimo ruolo probabilmente vedremo uno tra Emre Mor (l’arrivo del quale sembra essere stato congelato in seguito ai dissapori sorti per le commissioni agli agenti, giudicate eccessive) e Yann Karamoh, desideroso di venire a Milano.

A questi bisognerebbe aggiungere il top player più volte promesso dai vertici.

I giudizi di Spalletti

Anche Spalletti, nel dopo partita, ha sottolineato queste lacune, soffermandosi anche sul caso Kondogbia, per cui ha parlato di “dispiacere”: “quello che ha fatto non è stato un suo comportamento, per come l’abbiamo conosciuto – ha spiegato il tecnico di Certaldo – si tratta piuttosto di un gesto non suo che lo porterà ad auto-penalizzarsi, sicuramente è stato consigliato male da qualcuno”.

Per il mister, stavolta il giocatore ha voluto “vincere facile”, tentando di imporre le proprie condizioni, senza cercare una mediazione tra le parti, come di solito accade in questi momenti. Infine Spalletti ha voluto descrivere la difficile serata dell’appena arrivato Dalbert Henrique: “Ha voluto subito mettere in mostra le sue qualità, però sbagliando le prime giocate e perdendo tranquillità, con qualche pallone di troppo regalato agli avversari”, finendo con l’essere molto meno libero di fare il proprio gioco. Ma non tutto va gettato via della prima partita in nerazzurro del brasiliano: “Ha tenuto il campo e fatto bene la fase difensiva".