L'Inter, contrariamente a quanto sembrava, non è mai stata ferma in questo calciomercato. Piero Ausilio e Walter Sabatini hanno seguito una politica di mercato tesa ad evitare lo sperpero, dato che l'ingente budget a disposizione avrebbe potuto favorire la caccia ad operazioni che, alla lunga, avrebbero potuto rivelarsi poco funzionali al progetto di Luciano Spalletti.

Una scelta pienamente condivisa dal tecnico di Certaldo che, sin dalla sua prima conferenza stampa, non ha avuto particolari problemi a mettere in rilievo il fatto che non sarebbe stato necessario rivoluzionare la rosa, ma intervenire semplicemente con alcuni acquisti mirati.

Il bilancio del mercato

Volendo fare un piccolo riassunto di quanto è stato fatto finora, tra i calciatori arrivati, l'unica scommessa proveniente dall'estero è rappresentata da Dalbert.

Il terzino sinistro brasiliano, tuttavia, ha già dimostrato nella Ligue 1 di essere un giocatore abbondantemente "tarato" per il calcio europeo, e dalla sua ha anche una forte motivazione che lo ha spinto a volere a tutti i costi il trasferimento all'Inter. Per il resto, sono arrivati unicamente calciatori che avevano una comprovata esperienza nel campionato italiano, e che non avranno bisogno di alcun periodo di ambientamento nella nuova dimensione italiana. Borja Valero e Vecino, ad esempio, sono reduci da un'esperienza in un ambiente esigente come quello di Firenze, mentre Skriniar ha abbracciato il progetto interista con la consapevolezza che, a ventidue anni, potrà giocarsi la chance della sua vita: diventare un giocatore di livello internazionale o semplicemente un buon calciatore, dipenderà in gran parte da quello che riuscirà a fare con la casacca nerazzurra.

Discorso a parte, invece, merita Padelli, che era un'occasione di mercato e può rappresentare una valida alternativa ad Handanovic, il cui posto da titolare non può essere messo in discussione.

Il "nuovo Van Basten"

Nella corsa a Patrik Schick i nerazzurri restano favoriti. Gli eventuali inserimenti di Paris Saint-Germain, Napoli e Roma non dovrebbero dare luogo a particolari rimonte nella corsa al centravanti, che avrebbe già manifestato la propria preferenza verso la Milano nerazzurra.

La concorrenza, tuttavia, sembra destinata a far lievitare il prezzo più in alto rispetto ai 30.5 milioni che erano stati pattuiti in una precedente operazione che la Sampdoria aveva già chiuso con la Juventus, e saltata dopo le visite mediche.