Questa precisa fase della stagione per l'Inter risulta divisa tra due aspetti: l'analisi di ciò che sta accadendo in campo e quanto, invece, si svolge sui tavoli del calciomercato che presuppone movimenti in entrata ed in uscita.

La bella notizia

Tra le note che maggiormente si evidenziano autonomamente c'è quella relativa all'aver recuperato Perisic. Il calciatore, ad un certo punto, sembrava certo di andare via, anche perché il club nerazzurro lo aveva individuato come l'elemento da sacrificare per rimettere a posto il bilancio, rientrare nei parametri disposti dal Fair Play Finanziario ed evitare di incorrere nelle sanzioni disposte dall'Uefa.

Alla fine Walter Sabatini e Piero Ausilio sono riusciti ad individuare un'altra strategia per mettere i conti posto, ma anche a luglio pareva che il calciatore non vedesse l'ora di fare le valigie e trasferirsi in un club, come il Manchester United, in cui avrebbe avuto un sensibile aumento dell'ingaggio e la possibilità immediata di giocare in Champions League.

Persino nei primi giorni di ritiro c'era chi, forse con un po' di suggestione, vedeva un muso lungo nel calciatore, ma l'opera psicologica messa in atto da Luciano Spalletti sembra aver sortito i frutti sperati. Perisic adesso sa di essere un giocatore importante, ha convinzione nei propri mezzi ed il suo rendimento in campo fa capire che anche lui, adesso, ha una maledetta voglia di Inter.

E adesso per mettere a tacere qualsiasi tipo di voce speculativa potrebbe arrivare una proposta di rinnovo ed una firma su un nuovo contratto.

La cessione

C'è un giocatore di cui, in ambito nerazzurro, si erano un po' perse le tracce. Si parla dell'ex "enfant prodige" Samuele Longo che continua ad essere un tesserato dell'Inter.

Secondo, infatti, quanto rivela l'esperto di mercato Gianluca Di Marzio attraverso il suo sito il suo percorso proseguirà in prestito lontano da Milano ed andrà a giocare nella seconda divisione spagnola con la maglia del Tenerife, nonostante avesse richieste dalla Serie B provenienti da Brescia. Il trasferimento in Spagna, per lui, non è una novità dato che in terra iberica il venticinquenne ha già giocato con Espanyol, Rayo Vallecano e Girona.

Lo scorso anno, con quest'ultimo club, ha realizzato quattordici reti in trantesei partite, un buon bottino ma che forse conferma che le promesse che aveva da giovane non sono state mantenute fino in fondo. Per il centravanti classe '92 resta però l'opportunità di costruire comunque una buona ed invidiabile carriera.