Due settimane alla fine del mercato e in Serie B scoppia il caso Caputo. L’attaccante della Virtus Entella, pezzo pregiato del mercato cadetto, sembrava felice a Chiavari, come idolo dei tifosi e punta di diamante di una squadra che non ha certo problemi economici e quindi obbligo di vendere e che in un breve-medio periodo punta al grande salto in Serie A. E invece, ecco che le sirene di piazze ancora più ricche, ma soprattutto più blasonate e ambiziose nell’immediato, ha prodotto lo strappo che nessuno nell’ambiente dei Diavoli Neri si sarebbe aspettato.

Caputo, Parma in pole position

L’attaccante barese, fresco trentenne che pochi mesi fa aveva portato la scadenza del proprio contratto dal 2018 al 2019, ha rifiutato la pur ricca proposta dell’Entella di prolungamento fino al 2021, aggiungendoci pure la richiesta di cessione. Un fulmine a ciel sereno per il presidente Gozzi e i direttori Matteazzi e Superbi, che avrà come unica soluzione la cessione del giocatore arrivato in Liguria due estati fa dal Bari. Ma dove giocherà Caputo nella prossima stagione? Tutto lascia pensare al Parma, da tempo sulle tracce del giocatore e alla caccia di un centravanti “dominante”: i crociati peraltro stanno per incassare il no di Maxi Lopez, deciso ad aspettare il Genoa fino alla fine del mercato (il Grifone sarà protagonista del rush conclusivo attraverso la cessione di Simeone alla Fiorentina dopo che i viola avranno liberato Kalinic verso il Milan).

Attenzione però alla concorrenza, che per il Parma significa Palermo ed Empoli: due delle retrocesse dalla A, destinate a essere protagoniste nella corsa alla promozione proprio insieme al Parma, contendono Caputo agli emiliani. Il Parma sembra comunque in vantaggio, forte della volontà del giocatore e di un progetto solido sul piano economico: l’Empoli comunque si gioca le proprie carte, deciso ad affiancare un altro attaccante di riferimento ad Alfredo Donnarumma, dopo le prime risultanze negative della Coppa Italia.

Il Palermo aumenterebbe invece il pressing solo in caso di partenza di Nestorovski verso la Serie A o l’estero, ipotesi possibile nel finale di mercato, quando potrebbe succedere qualcosa pure a Frosinone: uno tra Daniel Ciofani e Dionisi potrebbe partire all’ultimo e allora ecco che pure i ciociari sono in lizza, seppur defilati, per Caputo.

Cacia e Gilardino sfogliano la margherita

L’arrivo di “Ciccio” al Parma potrebbe portare alla cessione di Emanuele Calaiò, probabile, ma non certa, invece, quella di Manuel Nocciolini, seguito dal Padova: pronto comunque Karamoko Cissé dal Benevento, uno che insieme a Pippo Falco (sul quale è forte il Foggia) non si godrà la A conquistata con gli stregoni. Ma come anticipato in tempi non sospetti, in B sono sempre i bomber a dettare legge sul mercato, ancora di più nelle battute conclusive. Bomber anche esperti, come Daniele Cacia e Alberto Gilardino, alle prese ancora con la classica margherita da sfogliare. Peccato che il “m’ama” dell’Alessandria l’attaccante calabrese lo abbia rifiutato: dopo essere stato a un passo dai grigi, Cacia può dire di sì alla Salernitana decisa ad affiancarlo a Bocalon.

Bomber, varie ed eventuali

Mai dire mai, comunque, anche se il richiamo del record di gol in B di Schwoch (mancano 4 centri) è fortissimo: potrebbe comunque spuntare qualche altra pretendente per Cacia, come lo Spezia, qualora i bianconeri non riuscissero a concretizzare l’ultima idea, quella di agganciare Alberto Gilardino, un altro degli “indecisi” illustri dell’estate. Il campione del mondo nel Golfo potrebbe liberare Granoche, sul quale è sempre vigile la Cremonese, proprio come su Cacia. E se c’è chi la punta la vuole giovane, come il Pescara che si coccola Del Sante, l’ultima scoperta di Zeman, il Perugia che sogna il decollo di Cerri e la Pro Vercelli che punta sul talento di Polidori, attenzione alle promesse di Cellino, che garantisce 4-5 innesti per un Brescia da sogno: magari se Caputo e Cacia aspettassero a decidersi, Caracciolo li aspetterebbe a braccia aperte…