Si è fatto un gran parlare nei giorni scorsi dell'inchiesta Money Gate che ha messo sotto la lente di osservazione una partita del 5 Maggio 2013 tra Catanzaro e Avellino. Secondo Ottavio Sferlazza, il procuratore di Palmi, "vi erano stati due fatti particolarmente sintomatici, di due occasioni clamorosamente mancate per segnare di un giocatore del Catanzaro". Per la procura quindi, le due squadre si erano accordate per un pari ma poi il vantaggio del Perugia con il Prato aveva di fatto "rotto" il patto, visto che agli irpini il pareggio non serviva più per mettere in tasca la matematica promozione in Serie B.

La partita finì poi 0-1 per l'Avellino con una marcatura di Zigoni nella seconda frazione di gioco. Per la presunta frode sportiva, sono indagati tra gli altri Walter Taccone ed Enzo De Vito e nell'ambito della ben più ampia inchiesta Money Gate è stato invece arrestato l'ex patron del Catanzaro, Giuseppe Cosentino.

Avellino e Catanzaro: tentato illecito sportivo

Avellino e Catanzaro rischiano il deferimento per responsabilità diretta e tentato illecito sportivo e la Procura federale potrebbe presto emettere e notificare i primi deferimenti. Ma comunque tardi, troppo tardi per permettere il deposito delle linee difensive in tempi brevi e per attendere il pronunciamento di due gradi di giudizio.

A questo punto ci sono due possibilità: la prima è quella di far slittare i campionati di Serie B e di Serie C di qualche settimana per attendere la sentenza. In caso di condanna e di retrocessione per frode sportiva, sarebbe in fretta e furia ripescata una squadra dalla Serie C (in pole ci sono Lecce e Livorno, ma anche Trapani).

In questo modo la terza serie che già dovrebbe essere ridotta a 57 squadre per la mancanza di domande di ammissione dalla Serie D, potrebbe perdere un'altra società (l'Avellino rimpiazzerebbe il Catanzaro che finirebbe in Serie D).

La strada alternativa

L'altra strada è quella di far cominciare regolarmente i campionati (anche perché nel 2018 ci sono i Mondiali in Russia) e procedere con l'inchiesta a torneo in corso.

Il problema, in questo caso, è che la pena prevista per il reato in questione (frode sportiva) sarebbe la retrocessione che dovrebbe però essere necessariamente commutata in una pesante penalizzazione rischiando di falsare i campionati stessi. In tutti i casi, anche quest'estate il campionato inizierà nelle aule di tribunale.