La maratona ha superato il primo chilometro, facendo già registrare i primi “feriti”. Quando ancora la giornata inaugurale del campionato di Serie B deve concludersi, per le deluse dei primi 90’ è tempo di correre ai ripari. Sarà un caso, o forse no, ma i noni delle squadre che hanno convinto, come il Perugia o il Pescara, non compaiono tra quelli delle formazioni più attive sul mercato, a differenza di chi qualche difficoltà l’ha già palesato.

Entella anno zero, enigma Venezia

Si pensi alla Virtus Entella, uscita con le ossa distrutte dallo scontro con il Perugia dello scatenato Han Kwang-Song.

Così se all’indomani Giunti può sognare per l’arrivo di un’altra freccia al proprio arco, Falco dal Bologna, il presidente virtussino Gozzi ha provato a riportare il sereno nella tifoseria comunque inevitabilmente spaesata, ma capace comunque di accogliere il tracollo con la massima civiltà. Come detto dallo stesso Gozzi, la conferma di Castorina e, implicitamente, l’addio di Caputo hanno portato ad un anno zero che non significa rinunciare al sogno playoff, ma che richiede tempo per ricostruire il giocattolo. Il mercato porterà comunque novità importanti, in particolare a centrocampo: Crimi, bloccato però dal Cesena (il doriano Ivan è l’alternativa) ed Eramo sono obiettivi concreti e la direbbero lunga sulle ambizioni dei Diavoli Neri, mentre l’attacco, già forte degli innesti di Luppi, La Mantia e De Luca, non dovrebbe subire altri innesti.

Pure a Venezia non fanno salti di gioia per l’esito della prima giornata: solo le parate di Audero hanno evitato la sconfitta contro la Salernitana in una gara che ha messo a nudo limiti già noti della squadra di Inzaghi, protagonista di un mercato troppo e inaspettatamente sottotono. Per ben figurare in B non basta l’ossatura della squadra della doppia promozione, né può essere sufficiente davanti l’innesto del solo Zigoni, a meno che l’obiettivo non sia davvero stabilizzarsi in categoria e rinviare il sogno grande salto alla prossima stagione, quando giocoforza più di qualche piazza importante avrà… tolto il disturbo.

A Super Pippo serve almeno un attaccante, eppure Tacopina e Perinetti gli stanno regalando al momento il solo Signori, che darà esperienza a centrocampo, ma che non farà fare certo il salto di qualità.

A tutto bomber

Il piatto piange in attacco pure per Spezia, Pro Vercelli e Ternana, tutte a caccia di almeno un attaccante. Il sogno dei liguri, non da oggi, è Alberto Gilardino: gli aquilotti sono gli unici del terzetto a potersi permettere un acquisto così, ma il ridimensionamento imposto dal patron Volpi non aiuta in termini economici, senza pensare all’eventuale problema legato alla convivenza con Granoche.

Resta così in piedi per i bianconeri e per la Ternana il nome di Guido Marilungo, pronto all’ennesima nuova avventura in B da attaccante di rincalzo, pronto a subentrare e regalare gol pesanti: quelli che insegue pure il Parma, ad un passo ormai dalla chiusura con Matri e pronto a proporre proprio alla Pro Felice Evacuo, nome caldo per la squadra di Grassadonia, ormai a un passo dal divorzio da Rolando Bianchi, in alternativa al barese Filip Raicevic. Da monitorare in particolare la situazione legata al montenegrino ex Vicenza, dato che in Puglia è appena arrivato, a sorpresa, un signor centravanti come Libor Kozak: l’ex laziale, appena svincolatosi dall'Aston Villa, torna in Italia dopo quattro anni ed è pronto a sfidare Nené per una maglia da titolare nella squadra di Grosso, protagonista del posticipo contro il Cesena.

Pure i romagnoli dovrebbero fare qualcosa in un attacco troppo giovane e acerbo, ma per il momento si pensa alla difesa dove è in arrivo dal Bari via Atalanta Scalera e dove si punta al sassolese Antei per sostituire Ligi, ormai destinato al Carpi dove è rientrato dal prestito al Brescia Leonardo Blanchard: l’ex Frosinone non è centrale nella squadra di Calabro, ma ha rifiutato la bassa proposta economica dello stesso Bari.

Scambi e svincolati

E mentre il Palermo, che ha dimostrato di avere pochi problemi, vira su Monachello per completare l’attacco vista la resistenza del Perugia per Di Carmine, occhio ai movimenti del Brescia, convincente ad Avellino almeno fino all’espulsione di Ndoj: difesa ok, davanti si sogna Juanito Gomez, svincolatosi dal Verona e seguito con attenzione pure dalla Cremonese, un’altra squadra che a Parma ha mostrato di avere una buona intelaiatura di gioco, ma scarso feeling con la porta avversaria.

Immancabile poi come ogni finale di mercato che si rispetti è il tema degli scambi: una figurina a me e una a te, possibilmente senza scucire un euro, può essere la soluzione ai problemi di due squadre, o meglio un tampone, perché se si arriva a fine mercato con la necessità di scambiarsi qualcosa significa che i problemi preesistenti non sono stati risolti. Qualche scambio comunque può saltare, come quello preventivato tra Novara e Salernitana: Schiavi in Piemonte e Scognamiglio alla corte di Bollini non s’ha da fare, perché l’ex Juve Stabia non lascerà la squadra di Corini, mentre un altro Schiavi, il giovane talento Nicolas, classe ’95, saluterà Salerno, ma alla volta della Serie A, di Cagliari (per poi essere girato in prestito all’Olbia), come pedina di scambio in alternativa a Francesco Di Mariano per arrivare all’esterno basso Antonio Balzano, tornato dal prestito al Cesena.