Capocannonieri della Serie B, un modo per essere ricordati negli annali del calcio, ma non un garanzia per entrare nel gotha della Serie A. Gli ultimi della serie sono Matteo Mancosu e Gianluca Lapadula, bomber tra i cadetti delle stagioni 2013/2014 (26 gol con il Trapani) e 2015/2016 (27 reti con il Pescara). La consacrazione non è arrivata: Mancosu ha probabilmente pagato il ritardo con cui è arrivato nel calcio che conta, sulla soglia dei 30 anni. Crediamo sia l'esempio emblematico degli ultimi anni: attaccante completo, dotato di una progressione devastante palla al piede e con un innato fiuto del gol nonostante non nasca esattamente come centravanti.

Ha tentato l'avventura della serie A nel 2015, quando è passato dal Trapani al Bologna. Alla fine, anche a causa di ripetuti problemi fisici, ha perso il treno ed ha preso l'aereo: dopo la parentesi al Carpi, infatti, è emigrato in Canada e milita con un ottimo rendimento nelle file del Montreal Impact, nella Major League di USA e Canada. Lapadula quel treno non lo ha ancora perso, ma ha 'bucato' la sua prima occasione nelle file di una grande come il Milan che ora lo ha ceduto in prestito al Genoa. Chissà che non riesca a risorgere.

La lista dei bomber 'scomparsi'

Talvolta è una singola prestazione ad influenzare un'intera carriera ed in tal senso il caso di Marco Pacione è il più celebre. Capocanniere della serie B con l'Atalanta nella stagione 1983/84, nell'estate del 1985 viene acquistato dalla Juventus fresca campione d'Europa.

Nella primavera del 1986, complici gli infortuni di Briaschi e Serena, Trapattoni lo getta nella mischia nella serata più importante, la gara di Coppa dei Campioni contro il Barcellona. La notte del Comunale di Torino viene ricordata per l'eliminazione dei bianconeri (1-1, dopo aver perso 0-1 l'andata in Spagna), ma soprattutto per gli 'scandalosi' errori sottorete di Pacione.

Da lì la sua carriera abbraccia presto la parabola discendente. Più o meno nello stesso periodo, falliscono l'appuntamento con la serie A altri due bomber cadetti: Stefano Rebonato, cannoniere col Pescara nella stagione 1986/87, e Lorenzo Marronaro, miglior marcatore nella stagione successiva con la maglia del Bologna. Il primo passa alla Fiorentina, ma viene utilizzato poco e non riesce ad emergere, il secondo resta a Bologna, ma non si dimostra altrettato prolifico in serie A.

Entrambi avevano messo a segno 21 gol eguagliando il vecchio primato di Paolo Rossi. Fanno parte di questa lista anche Giovanni Pisano, goleador in serie B nella stagione 1994/95 con la Salernitana (21 gol); Cosimo Francioso, 24 reti con il Genoa nella stagione 1999/2000; Denis Godeas, 28 reti con il Mantova nel campionato di serie B 2007/2008 e Federico Piovaccari, 23 reti con il Cittadella nella serie B 2010/2011. Ma anche Daniele Cacia, secondo miglior marcatore complessivo della storia della serie cadetta con 131, capocannoniere con il Verona nella stagione 2012/2013, al quale è sempre mancata la fortuna di sfondare in serie A.

Chi ha mantenuto le promesse

Ma naturalmente ci sono anche quelli che le promesse le hanno mantenute, ad iniziare dai campioni del mondo Paolo Rossi e Luca Toni, passando per Totò Schillaci che in meno di un anno si ritrovò dal trono dei bomber della serie B a quello dei Mondiali di Italia '90, fino ad arrivare a Maurizio Ganz, Oliver Bierhoff, Marco Di Vaio, Eder e Ciro Immobile.

Ci sono altri che, pur non arrivando ai palcoscenici internazionali, hanno scritto la storia: è il caso di Dario Hubner ed Igor Protti, gli unici due giocatori nella storia del calcio italiano ad aver conquistato la vetta della classifica dei marcatori in serie C, serie B e serie A. Buone prestazioni in serie A sono state quelle di Marco Ferrante, Gionatha Spinesi e Francesco Tavano. Andando a ritroso nel tempo, troviamo parecchi bomber della serie cadetta che si sono imposti nel massimo campionato: i nomi più celebri sono sicuramente quelli di Aldo Boffi, Aurelio Milani, Roberto Bettega, Giorgio Chinaglia e Roberto Pruzzo. Nella stagione 1990/91 il campionato di serie B si ritrovò in vetta alla classifica marcatori gente che avrebbe dato il suo più che valido contributo alla causa nella massima serie: un tris di bomber a quota 22 composto da Francesco Baiano, Abel Balbo e Walter Casagrande. Senza contare che la classifica dei bomber cadetti è stata vinta anche da Bruno Giordano e da Alex Del Piero che, nella stagione del 'purgatorio' juventino (2006/2007), realizzò 20 gol in 35 partite.