La sessione di Calciomercato estiva appena conclusa ha visto sicuramente l'Inter tra le mancate protagoniste, soprattutto alla luce dei grandi nomi accostati al club nerazzurro, in particolar modo tra i mesi di giugno e luglio e la prima conferenza stampa del direttore dell'area tecnica, Walter Sabatini.

I 7 acquisti

Alla fine la campagna acquisti si è conclusa con sette acquisti, anche se non è arrivato il famoso Top Player che la piazza si aspettava: Daniele Padelli, svincolatosi dal Torino e accasatosi a parametro zero; il centrale slovacco, Milan Skriniar, vera rivelazione fino a questo momento, arrivato dalla Sampdoria per dieci milioni di euro più il cartellino dell'attaccante Gianluca Caprari, rientrato dal prestito al Pescara e valutato quindici milioni di euro; il terzino sinistro brasiliano, Dalbert Henrique, arrivato al termine di un lungo tormentone di mercato per venti milioni di euro più bonus; il terzino destro portoghese, Joao Cancelo, arrivato nell'ambito dello scambio con il centrocampista francese, Geoffrey Kondogbia, in prestito con diritto di riscatto fissato intorno ai trenta milioni di euro; il centrocampista spagnolo , Borja Valero, arrivato dalla Fiorentina nei primi giorni di luglio per cinque milioni di euro; il centrocampista uruguaiano, Matìas Vecino, arrivato anch'egli dal club dei Della Valle per ventiquattro milioni di euro, che era l'ammontare dell'intera clausola rescissoria e che sarà pagabile dai nerazzurri in due rate; l'attaccante francese, Yann Karamoh, arrivato l'ultimo giorno di mercato dal Caen in prestito biennale con obbligo di riscatto fissato tra i sei e gli otto milioni di euro.

Il parere del dirigente

Ai nerazzurri sono stati accostati anche l'attaccante ceco, Patrick Schick, accasatosi poi alla Roma e l'attaccante senegalese, Keita Balde, accasatosi al Monaco, entrambi per quaranta milioni di euro (bonus compresi). A parlare di queste trattative è anche il noto dirigente calcistico ed intermediario di mercato, Alessandro Antonelli, che ai microfoni di Tmw Radio ha rivelato:

'Nella scorsa campagna acquisti si era capito che l'Inter non avrebbe preso il Top Player. I nerazzurri non hanno mai puntato a giocatori come Schick o Keita. Sono giochi di comunicazione che si fanno, ma il club nerazzurro non poteva fare certe operazioni. Hanno fatto un'ottima scelta non vendendo l'esterno croato, Ivan Perisic, che ritengo il miglior esterno in Italia.

Comunque l'Inter ha un ottimo organico ed un grande allenatore come Spalletti: la vedo sicura tra le prime quattro'.

Probabile che altri movimenti di mercato possano avvenire a gennaio, con Suning che potrebbe essere più libero di spendere, qualora al congresso del governo cinese, del 19 ottobre, dovessero essere rimossi parzialmente i blocchi agli investimenti verso l'estero delle aziende cinesi.