Ormai non ci sono più dubbi sul futuro di Antonio Conte: l'attuale tecnico del Chelsea vuole tornare in Italia, magari non obbligatoriamente nei panni di allenatore, ma anche come possibile dirigente di qualche società di Serie A. L'ex-CT della Nazionale sente fortemente la nostalgia del nostro paese: sono tante le cose che gli mancano, a livello calcistico e anche personale, pertanto sembra quasi ufficiale che ritornerà in Italia un giorno. Durante un'intervista concessa a a Radio Anch'io lo Sport, Conte si è sbilanciato su parecchie tematiche, come ad esempio la differenza tra il campionato inglese e quello italiano, il ruolo della VAR e infine la nuova Nazionale targata Gian Piero Ventura.

Scopriamo insieme le dichiarazioni lasciate da Antonio Conte.

"Non rimarrò all'estero a lungo, il mio futuro è in Italia"

"Andare ad allenare all'estero non è semplice per nessuno, devi impartire degli schemi di gioco che in alcuni campionati funzionano diversamente, per giunta all'inizio fai una grossa fatica ad ottenere dei buoni risultati", ha spiegato Conte. "Un altro problema è imparare bene la lingua, che può costare tante spese a livello di energie mentali, per far sì che i tuoi giocatori riescano a capire bene cosa vuoi esattamente da loro. Infine, la cosa più bella dell'Inghilterra è il sostegno dei tifosi nei confronti dei propri beniamini, anche quando perdono riescono sempre a sostenere la squadra: ciò che conta per i supporter inglesi è l'attaccamento alla maglia".

Queste sono state le parole di Antonio Conte su come si affronta un campionato difficile quale la Premier League, dopo di che è passato ad analizzare la Nazionale italiana e l'uso della VAR, che secondo l'allenatore dei blues può avere degli effetti positivi: è infatti favorevole al suo utilizzo. Per quanto riguardo la Nazionale italiana, Antonio Conte è sicuro che riuscirà a qualificarsi per i Mondiali in Russia del 2018.

Il momento clou della sua intervista è senza dubbio quello sul suo possibile ritorno in Italia, difatti lo stesso Conte ha affermato di voler tornare, ma è ancora presto per prendere una posizione definitiva. Nella sua testa ci sono diverse ipotesi interessanti sul suo ritorno in patria, magari oltre al ruolo di allenatore un giorno potrebbe rivestire la carica di dirigente, proprio come hanno fatto moltissimi ex-giocatori che hanno calcato i campi di Serie A.

Ricordiamo, inoltre, che in passato il suo nome era stato associato a quello di alcuni Club del nostro campionato, come il Milan ad esempio, che dopo i recenti risultati ottenuti da Vincenzo Montella potrebbe chiamare per la prossima stagione proprio l'attuale allenatore del Chelsea a sedere sulla panchina rossonera.