Mentre tutti pensano al ritorno del campionato, con Inter-Spal alle porte per gli uomini di Luciano Spalletti, Mariangela Pira, giornalista di Milano Finanza, in un'intervista a FcInter1908.it, ha fatto il punto sul capitolo che riguarda l'Inter e il gruppo Suning, spiegando tutti i motivi del mercato di questa sessione estiva, perché il gruppo cinese stia tenendo un profilo basso in quest'ultimo periodo e cosa potrebbe cambiare col congresso di ottobre.

Inter, dopo il congresso di ottobre cambierà molto

Come vi abbiamo anticipato già negli scorsi giorni, infatti, l'Inter deve prima di tutto risolvere alcuni problemi con il governo cinese prima di poter agire con tutta serenità con investimenti importanti in Italia.

Secondo la giornalista, infatti, il gruppo Suning sta dimostrando come vorrebbe espandersi e crescere dal punto di vista delle competenze calcistiche. Tuttavia c'è un problema da risolvere prima col governo cinese. Sarà fondamentale il congresso di ottobre, perché "il presidente Xi Jinping cambierà le sue pedine nel comitato centrale, da cui emergono tutte le decisioni sulla Cina". Pira ha assicurato che sicuramente il mercato di gennaio sarà differente perché questo congresso sarà passato e le acque si saranno calmate.

Facendo un esempio che probabilmente potrebbe far comprendere bene la questione, ha affermato che se Pechino dice no a qualcosa, quella cosa non si verificherà: "Se viene detto ad Alibaba da domani non hai più un ufficio a Milano, Alibaba da domani non ha più l'ufficio.

Questo bisogna metterlo in conto quando si ha a che fare con i cinesi, perché non è un paese libero al massimo”. I tifosi dell'Inter, quindi, sotto questo punto di vista, devono essere consapevoli di ciò.

Le parole di Pira sul gruppo Suning e le differenze col Milan: 'Inter più solida'

Secondo la giornalista, comunque, il gruppo Suning starebbe puntando ad ottenere i diritti sul calcio in Cina, e questo testimonia la volontà di voler investire per far crescere l'Inter.

In questa sessione di Calciomercato, però, si è dovuto tenere un profilo basso, e questo secondo il suo parere è legato proprio al congresso di ottobre. E sulle differenze col Milan è voluta essere molto chiara: "La verità è che lo stesso discorso vale per i rossoneri, l'unica differenza è che per loro si tratta di un pool di investitori e quindi non si se terranno il Milan o lo cederanno al fondo americano.

Il gruppo Suning, invece, è un gruppo solido. Per Mariangela Pira basterebbe fare un salto in Cina per capire la grandezza di Suning: "Ovunque è pieno di cartelli pubblicitari appesi sui muri dei grattacieli".

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