La prima apparizione in Champions League è stata fallimentare per la Juventus, spazzata via da un Barcellona [VIDEO] che a sua volta cercava delle risposte dopo un'estate abbastanza travagliata, e che le ha trovate attraverso il proprio giocatore più forte e più rappresentativo. Sono bastati un paio di guizzi di Leo Messi ai catalani per portare a casa una vittoria mai realmente stata in discussione, visto che la formazione guidata da Valverde, prima di realizzare alla fine del primo tempo la rete che ha sbloccato il risultato, aveva comunque creato i presupposti per passare in vantaggio, mettendo fin da subito a repentaglio la linea difensiva disposta da Allegri.

E alla fine, dopo che la Pulce è riuscita a far saltare il tappo e a portare sull'1-0 la sua squadra con un mancino praticamente imprendibile, nella ripresa ha avuto inizio il tracollo della Juve, incapace sia di reagire in fase offensiva che di tenere a bada un tridente blaugrana apparso scatenato, e per nulla indebolito - almeno per quanto si è visto ieri sera al Camp Nou - dalla partenza a suon di Neymar.

Juve tramortita dal Barcellona

Nella serata in Catalogna sono venuti fuori dei limiti abbastanza netti e marcati nell'undici mandato in campo da Allegri, il quale ha voluto giocare a specchio con il proprio avversario, schierandosi con il 4-3-3 e piazzando Dybala e Douglas Costa ai lati di un Higuain che è tornato a "sparire" nelle partite che contano.

Ancora una volta ha giocato malissimo il centravanti argentino, che per quanto sia stato servito poco e male dai compagni non ha cercato di entrare nel vivo del gioco. Abulico anche l'esterno offensivo brasiliano, mentre la Joya è stato l'unico a cercare la porta con maggiore continuità, avendo anche un paio di palle gol nitide per rendere meno drammatica la situazione di punteggio.

A rendere però più netta la differenza in campo tra le squadre ci ha pensato il confronto tra l'attacco del Barça e la difesa bianconera. In una linea arretrata in cui è apparsa chiara la mancanza del neo-milanista Bonucci così come dell'infortunato Chiellini, la coppia composta da Benatia e Barzagli ha subìto le iniziative del tridente blaugrana, con Messi scatenato così come Suarez e persino Dembelè che si sta adattando ai metodi catalani e non sembra patire il peso dei 160 milioni spesi per lui.

Ora testa al Sassuolo

Ne è dunque venuta fuori una serata da dimenticare per la formazione guidata da Massimiliano Allegri, la quale non è riuscita a giocarsela alla pari contro una squadra che, non più tardi di cinque mesi fa, veniva praticamente annullata nei quarti di finale della scorsa Champions League, con una doppia prestazione che ha rasentato la perfezione in casa juventina. Nulla è ovviamente ancora perduto, il girone per la Juventus è iniziato solo ieri sera e ci saranno ancora cinque partite per poter rimediare a questa sconfitta che brucia sia per il risultato finale che per il modo in cui è arrivato. Ma prima c'è da tuffarsi sul campionato e su un punteggio pieno mantenuto almeno per la prossima domenica, in cui i bianconeri saranno ospiti di un Sassuolo che cerca ancora la sua prima vittoria in campionato dopo due sconfitte consecutive.

Un banco di prova importante anche per capire se il tecnico livornese riuscirà a trovare il giusto equilibrio in campo, visto che in queste prime uscite la Juve è apparsa strepitosa in attacco ma ancora abbondantemente da registrare nel proprio reparto arretrato.