Una nuova tempesta giudiziaria si è abbattuta sul calcio nostrano. Questa volta in assoluto la squadra protagonista di presunte combine è l'Acr Messina, oggi fallita, che nel periodo oggetto dell' inchiesta disputava il campionato di Serie C girone C.

Ancora guai per Arturo Di Napoli

Tra gli indagati, oltre a dirigenti e allenatori, un nome su tutti, Arturo Di Napoli, 'Re Artù', come veniva chiamato dai suoi sostenitori. Una carriera brillante, qualche gara memorabile giocata in serie A e poi purtroppo il calcioscommesse. Già a marzo dello scorso anno aveva subito una squalifica pari a 3 anni e 6 mesi per illecito sportivo, al termine dell'inchiesta denominata 'Dirty Soccer'.

Poi ancora una ulteriore squalifica di pochi mesi per omessa denuncia, fino all'odierna indagine dove risulta essere il nome di maggiore spicco fra gli indagati dalla Procura di Messina per un clamoroso e consistente giro di scommesse clandestine. Non per niente gli inquirenti hanno ribattezzato l'inchiesta 'Re Artù', nel segno, si fa per dire, dell'ex attaccante messinese.

Pronti gli atti per la Procura Federale

Nella rete degli investigatori ci sono anche ex giocatori e allenatori, alcuni ancora in attività. I reati contestati sono gravissimi e vanno dall'associazione a delinquere finalizzata alla frode sportiva alla truffa aggravata. Il sostituto procuratore di Messina Francesco Massara, titolare dell'inchiesta, ha concluso l'indagine dopo un lungo periodo di perquisizioni che avranno risvolti naturalmente anche in campo sportivo.

Appena la Procura di Messina trasmetterà il fascicolo completo dell'indagine al Procuratore Federale Giuseppe Pecoraro scatteranno i deferimenti per i vari reati contemplati dalla Giustizia Sportiva.

La stagione è quella relativa al campionato di Lega Pro girone C 2015/16 e queste sono le partite sotto inchiesta: Casertana-Messina 4-1 del 21 dicembre 2015; Messina-Martina 3-0 del 9 gennaio 2016; Benevento-Messina 5-0 del 16 gennaio 2015 ed il pareggio per 2-2 con la Paganese del 14 febbraio 2016.

Queste gare furono segnalate alla Procura messinese dai gestori dei Monopoli di Stato per flussi anomali di scommettitori e di denaro. Oltre a Di Napoli ci sono altri nomi che saranno rinviati a giudizio nei prossimi giorni. Si tratta dell’ex vice presidente dell’Acr Messina Pietro Gugliotta, del centrocampista Carmine Giorgione, tesserato con l’Albinoleffe e degli allenatori Gianluca Grassadonia e Raffaele Di Napoli, che guidano rispettivamente la Pro Vercelli e l'Akragas.

Un'altra brutta pagina del nostro calcio sta per essere scritta, l'ennesimo scandalo del calcio scommesse che inquina l'immagine di uno sport che soprattutto nelle serie minori ha bisogno di maggiori controlli e di regole più severe per gli addetti ai lavori.