La domanda che ci si pone sempre quando finisce una sessione estiva di calciomercato, a campionato già cominciato, è quanto le ultime operazioni, in particolare quelle del mese conclusivo, abbiano cambiato le carte in tavola e il lotto delle favorite. La famosa griglia di partenza, insomma, stilata prima dell’inizio del campionato. Per la Serie C 2017-2018, tuttavia, questi discorsi valgono solo in parte.

Il Pisa e il trequartista proibito

Vuoi perché il campionato è iniziato “solo” il 27 agosto, vuoi perché la differenza di valori a livello economico è ancora più marcata rispetto alla Serie B, i cosiddetti colpi finali non hanno cambiato le gerarchie in nessuno dei tre gironi.

Semmai, può colpire l’immobilismo di qualche club, Pisa in testa: vero è che la famiglia Corrado aveva consegnato per tempo a Gautieri una rosa in grado di lottare per la promozione diretta, ma alla luce anche del brutto ko al debutto ad Olbia colpisce come i nerazzurri abbiano assistito inermi all’ultimo colpo dell’Alessandria, capace di puntare sul trequartista Nicola Bellomo, svincolatosi dal Vicenza, uno che a queste latitudini può fare la differenza, ma uno che, nel manicheo 4-3-3 di Gautieri, non avrebbe mai potuto entrarci. Il duello del girone A insomma è tracciato e non dovrebbe esserci spazio per inserimenti, sebbene il colpaccio del Siena, che ha puntato su un altro fantasista ricusato dalla B come Stefano Guberti, tradisce le ambizioni della Robur.

Il Padova punta sull'esperienza

Musica non diversa nei gironi B e C, dove padova, Vicenza, Lecce e Trapani, le quattro reginette designate, due per raggruppamento, non hanno visto modificarsi i rapporti di forza. In verità la squadra di Bisoli, sotto shock per il tracollo di Renate alla prima giornata, ha messo nel motore due cavalli d’annata come Pinzi e Belingheri, freschi di divorzio da Brescia e Livorno.

Entrambi hanno dovuto rescindere il contratto prima di firmare quello nuovo con i biancoscudati, chiamati così a pagare solo i due, elevati, ingaggi dei calciatori e non l’indennizzo ai rispettivi club. La sensazione comunque è che i difetti strutturali emersi alla prima uscita, riguardanti in particolare l’attacco e la comunicazione tra i reparti, non siano stati risolti dall’acquisto di due giocatori di esperienza sì, ma chiamati a inserirsi in fretta nel telaio costruito in estate.

In questo senso ecco la forza dei risultati: il Vicenza, dopo lo show al debutto contro il Gubbio, si è potuto permettere il solo innesto-scommessa di Lorenzo Tassi, ex prodigio ai tempi del Brescia Primavera, poi passato dall’Inter e infine dalla Feralpi Salò. Colombo avrà un’altra freccia al proprio arco offensivo, ma da inserire senza fretta.

Il derby di Faggiano e Evacuo

Nel girone meridionale la parte del Vicenza l’ha fatta il Lecce, che è stato a guardare i passi della concorrenza, in particolare della Juve Stabia, che ne ha pescati quattro, compreso Canotto dal Trapani, l’altra grande a muoversi con un colpo chiamato Felice Evacuo. Curiosa la storia dell’attaccante napoletano che ha lasciato il Parma dopo un anno tormentato, inframmezzato dai sei mesi in prestito all’Alessandria e curiosa la storia del ds dei crociati Daniele Faggiano, che ha fatto un regalo al suo ex Trapani rischiando di… danneggiare il Lecce, squadra della città natale dell’uomo mercato degli emiliani, e squadra che ha invece rinforzato la concorrente Catania con Fornito. Le strane storie del mercato...