Cinque Luglio 1982,quasi una settimana prima dell'urlo di Tardelli al Bernabeu che consacra l'italia come campione del mondo per la terza volta nella sua storia. Proprio in questa data nasce un futuro campione del mondo di Germania 2006, Alberto Gilardino. Nono marcatore di tutti i tempi della serie A, è stato capace di segnare ben 188 gol in oltre 500 partite.

Il duro mestiere del centravanti

Per analizzare la carriera del "Gila" partiamo dal titolo dell'album dedicatogli dal cantante Povia. Nato a Biella, sin da giovane si dimostra come uno degli attaccanti più promettenti del panorama nostrano.

Abile sia di testa che in acrobazia, è capace anche di proteggere il pallone per permettere ai suoi compagni di squadra di avanzare o di effettuare azioni solitarie per poi concludere a rete. Cresciuto calcisticamente nel Piacenza, si mette in evidenza sin da subito siglando 3 gol in 17 presenze a neanche 18 anni. Il momento più alto lo raggiunge però a Parma nel 2003, andando in gol ben 23 volte nella massima serie e risultando il miglior marcatore italiano del campionato. Grandi prestazioni e molti gol gli permettono di approdare al Milan. In rossonero non vivrà momenti facilissimi, anche a causa della concorrenza di grandi giocatori come Inzaghi e Shevchenko,ma riuscirà comunque ad aggiudicarsi una Champions League (determinante con un gol in semifinale nel 3-0 rifilato allo United) e una Supercoppa Europea.

Nel frattempo diventa anche campione del mondo con l'Italia nel 2006, andando in gol nel torneo contro gli Usa e fornendo l'assist del raddoppio a Del Piero contro la Germania in semifinale. Dopo aver continuato a cambiare squadra (e aver continuato a far gol), nel 2014 decide di provare un'esperienza all'estero, più precisamente in Cina, nel Guangzhou allenato dal suo ex c.t.

Marcello Lippi.

Il vizio del gol non è mai mancato

Nel Gennaio 2015 Gilardino torna in Italia, più precisamente alla Fiorentina (squadra in cui aveva militato già dal 2008 al 2012), siglando 5 gol in 14 partite. Dopo aver contribuito con altri 15 gol alla salvezza del Palermo nella stagione successiva, Alberto non vive due stagioni facilissime.

Con Empoli prima e Pescara poi, infatti, non riesce ad andare in gol nemmeno una volta. Troppo tempo per uno come lui, abituato a gonfiare la rete ovunque giochi. Pochi giorni fa ha firmato un contratto con lo Spezia, formazione militante in serie B, dove vuole dimostrare di poter essere ancora decisivo, nonostante le 35 primavere. "Il violinista" vuole continuare a segnare, e noi tutti ci auguriamo abbia successo.